Il Cagliari ottiene un buon pareggio a Firenze sul campo dei Viola. Al Franchi finisce 0-0, risultato sostanzialmente giusto tra due squadre che hanno cercato di vincere sfidando il gran caldo e costruito una serie di occasioni per segnare. Molto lavoro per i portieri, che si sono disimpegnati bene e con i loro interventi hanno tenuto il punteggio ancorato sul nulla di fatto. Walter Zenga ha avuto ancora una volta risposte positive dalla sua squadra, sia per quanto riguarda la tenuta fisica che la disposizione al gioco. Soprattutto nelle prime fasi dei due tempi si è visto un Cagliari aggressivo e abile nella riconquista del pallone, lesto a rigiocarla. Forse è mancato l’ultimo guizzo, la scelta dell’ultimo passaggio che non ha consentito di sfruttare le situazioni da gol in embrione. Quando il pallino del gioco è passato nelle mani della Fiorentina, la retroguardia ha dato prova di solidità e sicurezza; Cragno poi ha confermato il ritorno alla miglior condizione. Un pari incoraggiante per i rossoblù, in vista del rush finale di campionato.
Nel Cagliari, davanti a Cragno, la difesa è composta da Walukiewicz, Klavan e Lykogiannis; in mezzo al campo, Nandez, Rog, Birsa, Nainggolan e Mattiello; coppia offensiva con Simeone e Joao Pedro.
I rossoblù pungono subito, dopo nemmeno un minuto, errore di Ribéry, il cui rinvio maldestro è raccolto da Nainggolan: controllo e destro che sfiora il palo sinistro della porta di Dragowski.
Al 6′ gol annullato al Cagliari: lancio in profondità di Lykogiannis che taglia la difesa viola e spalanca una prateria davanti a Simeone, l’argentino si invola verso la porta e batte Dragowski. L’arbitro però annulla per fuorigioco di partenza di Giovanni, confortato anche dal responso del VAR. Il Cagliari è intraprendente, gioca senza paura: al 13′ fiondata di Rog, fuori non di molto.
Al 17′ ottima iniziativa di Birsa, lo sloveno avanza palla al piede seminando i difensori viola, tocco per Simeone, leggermente lungo, Dragowski è in anticipo; comunque, Simeone era in fuorigioco. Due minuti più tardi, Caceres in qualche modo toglie il tempo a Joao Pedro che si era liberato in piena area. Al 20′ su un cross dalla sinistra di Simeone, Joao Pedro non arriva in tempo per la deviazione sotto porta. I rossoblù tengono alta la linea del pressing, il gran lavoro dei cinque di mezzo permette di recuperare spesso il pallone sulla trequarti viola. Fa molto caldo, al “Franchi”, l’umidità taglia il respiro ai giocatori.
Al 26′ la Fiorentina si fa pericolosa con un affondo di Lirola, il tiro è deviato da Klavan, il pallone si impenna e viene bloccato in sicurezza da Cragno.
I viola salgono di tono e al 39′ vanno vicinissimi al gol: la conclusione di Duncan, innescato da Badelj, da fuori area è tesa e precisa, Cragno è superato, il palo destro respinge. Al 40′ botta di Ceccherini, pallone sul fondo.
Al 44′ di nuovo sotto il Cagliari, con un tiro di Joao Pedro, il brasiliano cerca l’angolino, Dragowski in tuffo respinge. Passano sessanta secondi, su assist di Chiesa, Ribéry tira al volo, trovando la risposta di Cragno, poi Venuti fortunatamente sbaglia la ribattuta verso la porta.
Il tempo si chiude dopo 4′ di recupero, risultato di parità complessivamente giusto, meglio il Cagliari nei primi 25′, poi risveglio viola col palo colpito da Duncan.
Dopo l’intervallo, Iachini inserisce Ghezzal al posto di Chiesa.
Il Cagliari parte forte anche ad inizio ripresa. Al 54′ volata di Nainggolan che serve un pallone invitante verso il centro, Simeone non arriva, Nandez è tutto solo, tiro parato da Dragowski con una vera prodezza. Dopo un angolo per i viola, riparte a tutta velocità ancora Nandez, entusiasmante coast to coast dell’uruguayano che giunge nell’area avversaria, sterzata a saltare un difensore e tiro, ancora respinto dal portiere, riprende Simeone, nuova conclusione in giravolta che trova ancora Dragowski.
Nella Fiorentina Dalbert per Lirola al 59′ e subito dopo Pulgar per Badelj. Due cambi anche per il Cagliari al 63′: Ragatzu e Ionita sostituiscono Joao Pedro e Rog.
Al 66′ punizione di Pulgar, testa di Milenkovic che spiove appena sopra la traversa.
Al 68′ fiondata di Lukogiannis, Dragowski si oppone coi pugni. Poco dopo Ragatzu entra in area pericolosamente, salvataggio provvidenziale all’ultimo di Ceccherini.
Al 75′ Cutrone e Kouamé rilevano Ribéry e Vlahovic. L’ivoriano si fa subito vedere al 78′, quando un suo colpo di testa, dopo un cross alzato dal tacco di lykogiannis, impegna severamente Cragno: il portiere recupera la posizione, vola all’altezza della traversa e devia con la mano in angolo.
Zenga manda dentro Faragò al posto di Birsa. All’84’ problemi all’adduttore per Ghezzal che prima esce lasciando i compagni in dieci poi prova a tornare in campo.
Negli ultimi minuti la gara si trascina stancamente, la fatica fa sentire il suo peso. Grosso brivido in area rossoblù al 3′ dei 5′ di recupero: angolo di Pulgar dalla sinistra, Cutrone spizza, tocca Cragno e mette fuori tempi Caceres, pronto ad appoggiare in rete da due passi; poi è Simeone a ribattere il tiro cross di Duncan.
Cragno al 94′ para sicuro su un tiro di Cutrone destinato comunque fuori.