di BRUNO CULEDDU
Si è appena conclusa la 17a edizione di Filmare la storia, il concorso organizzato dall’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza. Tra i film vincitori figura il documentario “Bar Seui” del giovane giornalista Andrea Deidda, un’emozionante storia di emigrazione interna del secondo dopoguerra.
Armando Gaviano – nonno del regista – è uno dei tanti seuesi che dopo la seconda guerra mondiale si trasferiscono a Cagliari alla ricerca di un futuro migliore. Da una condizione di estrema povertà, in una città distrutta dai bombardamenti, si riscatta grazie all’aiuto dei propri compaesani. Andrea Deidda ricostruisce la sua appassionante vicenda attraverso una serie di interviste, immagini di repertorio e fotografie che ripropongono la Cagliari degli anni ‘50 e ‘60, impegnata in quegli anni a risollevarsi dalle devastazioni della guerra.
La storia di Armando riflette quella dei tanti seuesi che cercarono nel dopoguerra di conquistare nel capoluogo isolano spazi significativi nel commercio e nella ristorazione, confidando solo nell’aiuto reciproco. Oltre a immani sacrifici economici, gli emigrati da Seui dovettero infatti affrontare i pesanti pregiudizi che i cagliaritani nutrivano nei confronti della loro comunità. Uno stigma sociale che oggi si ripropone nei preconcetti e nelle prevenzioni verso i nuovi immigrati.
Il documentario si è aggiudicato il Premio speciale Filmare la storia ”Polo del ‘900”. Il premio è attribuito in collaborazione con tutti gli Istituti e le associazioni partner del Polo del ‘900 ed è rivolto alla migliore opera che, attraverso l’uso delle fonti e dei patrimoni messi a disposizione, sappia approfondire uno dei temi del Polo, mantenendo un forte legame con la contemporaneità. Il Polo del ‘900 è un centro culturale torinese aperto alla cittadinanza e rivolto soprattutto alle giovani generazioni e ai nuovi cittadini. Il premio è parte del concorso Filmare la storia, nato nel 2004 in seno all’organizzazione dell’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza, con l’obiettivo di valorizzare l’utilizzo degli strumenti audiovisivi per elaborare e trasmettere la memoria del Novecento. Il concorso si avvale di un’ampia rete di collaborazioni con Enti e Istituti che ne accentuano il carattere di evento nazionale.
“Bar Seui”, 27 minuti in lingua sarda, è stato diretto, scritto e sceneggiato da Andrea Deidda. Con lui hanno lavorato: Daniele Arca (direttore della fotografia e montaggio), Daniele Dal Padullo (montaggio), Viola Denise Cannas e Lucrezia Degortes (organizzazione).
Il Premio speciale Polo del ‘900 del concorso Filmare la Storia 2020 si aggiunge
a quello conseguito alla 3a edizione del Kentseboghes 2019, il concorso per progetti cinematografici in lingua sarda promosso dall’Associazione Culturale Babel di Cagliari, in collaborazione con Cineteca Sarda-Società Umanitaria, Ejatv, Areavisuale Film e l’associazione Boxis.
Mio padre era di Seui, commerciante, ovvio! 😂