L’ANALISI DEL SOLE24ORE PER LA RIPARTENZA DELLA SARDEGNA. UN’ISOLA SICURA PER ACCOGLIERE I TURISTI GIA’ A LUGLIO?

La data e le modalità della fase 2 ancora non sono chiare anche se il sottosegretario ai Beni culturali Lorenza Bonaccorsi assicura che “andremo al mare”, con misure per lo stanziamento in spiaggia e riscoprendo il “turismo di prossimità” che favorisca i borghi rispetto alle aree più affollate dentro i confini nazionali. In questo momento però nel Paese le realtà imprenditoriali del turismo e le regioni si muovono in ordine sparso. C’è chi chiede un ruolo nuovo per l’Enit che potrebbe accentrare le politiche di rilancio e chi, alcuni governatori, pensano a forme di incentivo sia fiscali, sia di sostegno economico. Manca, se mai ci sarà, una regia nazionale per un comparto che vale il 13% del Pil.

Estate al mare, ripartenza moda e auto: la strategia per la fase 2. In mancanza di un disegno di sistema Paese, Portale Sardegna il primo Tour Operator Online per le prenotazioni delle vacanze nell’isola quotato al segmento Aim della Borsa italiana che rappresenta 700 realtà turistiche del territorio, ha già mosso i primi passi per trovare delle soluzioni e ripartire quanto prima. Come ci spiega l’ad e cfo del gruppo Massimiliano Cossu, la società si è fatto promotrice e portavoce del progetto “Sardegna Isola Sicura”: “Per la prima volta abbiamo riunito fa attorno un tavolo di lavoro subito operativo i maggiori rappresentanti della filiera turistica sarda: aeroporti, società̀ private di trasporto e gran parte dei principali gruppi alberghieri di cui fanno parte Gruppo ITI Marina, Arbatax Park Resort, ITI Colonna, Associazione Extra, Club Esse, Bovi’s Hotels, Aeroporto Olbia, THotel, Forte Village, Chia Laguna – IHC, Hotel Costa dei Fiori, Abi D’Oru Hotel & SPA, Pullman Timi Ama Sardegna, CPH Pevero Hotel, Italianway ed Escursi.

“Il nostro obiettivo- continua Cossu- è individuare seguendo i protocolli indicati dall’Oms e il buon senso, nuovi standard di servizio che consentano ai turisti di trascorrere una vacanza in Sardegna, degna di questo nome, attivando da subito una serie di best practice che anticipino, armonizzino e consolidino le eventuali direttive nazionali sulla fase 2. Si tratta di garantire la sicurezza sia ai turisti, sia agli operatori che agli stessi abitanti che temono un possibile picco del contagio nell’isola con la ripresa del turismo” e dove all’oggi si contano 1128 positivi su più di 11mila tamponi effettuati e 75 decessi.

Sanificazione, mascherine e distanziamento dall’aeroporto alla spiaggia. “Le garanzie che vogliamo offrire con Sardegna sicura sono per tutti non solo per gli operatori. Non possiamo permetterci di sbagliare per questo ci stiamo già attivando per sostenere arrivi più consistenti dei turisti da metà luglio”. Una ripartenza del motore che avverrà a regime ridotto, afferma Cossu, “poichè dovremmo sicuramente fare a meno dei tedeschi che pesano per 10% sul totale dei turisti e su un 60% di italiani indecisi che potrebbero rinunciare, anche per motivi economici alla vacanza. Per quelli che riusciremo a convincere, in primis i sardi, dobbiamo garantire delle barriere sicure in grado di ridurre la probabilità di contagi dall’arrivo all’aeroporto o nave fino alla spiaggia o piscina. Quindi app per il distanziamento obbligatorio, sanificazione degli ambienti e uso di dispositivi di protezione personale”.

C’è poi un altro tassello non meno importante per gli operatori che hanno deciso di aderire al progetto. L’istituzione di un gruppo d’acquisto che consente di avere maggiore leva contrattuale e quindi più agevolazioni sulle forniture del materiale necessario, dalle macchine per la pulizia dell’aria alle mascherine, agli apparecchi per la misurazione della temperatura. Le prenotazioni sul portale nel frattempo non registrano ancora numeri significativi, secondo Cossu, avverranno infatti da giugno in poi e comunque last minute. Qualche cliente affezionato, a fine marzo, ha già però fissato la vacanza agostana a delle condizioni che nel frattempo sono molto favorevoli: una caparra 5% (rispetto al 20%) e una disdetta possibile a 3 giorni dalla partenza prima con nessuna penale.

Oltre ai tavoli di consultazione collettivi il tour operator continua la sua strategia per attrarre possibili nuovi turisti, a partire dall’apertura a maggio di 30 infopoint in diverse località, decreti regionali e nazionali permettendo, dove opereranno i sardinia local expert: ”Giovani guide che stiamo addestrando per far scoprire anche ai sardi luoghi ed esperienze da fare a pochi chilometri da casa”.

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