di TONINO OPPES
Per diventare custodi di memorie non bisogna essere storici di professione. Ognuno, se vuole, può dare il proprio contributo. Leggete cosa ha fatto la pro-loco di Thiesi. Ha curato la pubblicazione di un libro con le opere del poeta Andrea Ninniri, scomparso nel 1969 all’età di 79 anni. Il paese a suo tempo gli aveva dedicato una via, ma Ninniri poeta pistaferru, poeta fabbro ferraio meritava altro. Per capire meglio l’importanza di questa operazione di recupero che fa la pro loco di Thiesi bisogna fare un salto indietro di ben 44 anni. Era il 1976, quando Rimundu Piras, Pepe Sozu, Antoni Piredda, tra i più grandi poeti di sempre, dal palco della festa di nostra Signora di Seunis, hanno cantato questi versi : Nachi l’an una via intituladu/e restat immortale cussu numen/però sas poesias chi at lassadu/
chi las regòglian in d-unu volumen/de poesia bi restat s’ammentu/ch’alet pius de unu monumentu.
Ecco, la pubblicazione che ”vale più di un monumento” arriva ora a distanza di 44 anni.
Il libro Andrea Ninniri, su poeta pistaferru dice soprattutto due cose: la ricchezza di un paese è nella sua gente; noi abbiamo il dovere del ricordo.
Questo la proloco di Thiesi lo sa bene perché tanto ha fatto per custodire i tesori spesso nascosti della comunità e quest’ultimo lavoro è un altro medaglione da appuntare al petto.
Il libro – edizioni Pinna – che comprende un ritratto sull’uomo curato dalla famiglia, un intervento di Stefano Ruiu e la bella introduzione del prof Marco Lutzu, dell’Università di Cagliari – propone centinaia di poesie ricche di versi dedicati al lavoro, (che è fatica e onestà), alla famiglia, agli amici, al lutto…
Ninniri si esprime solitamente in ottave di endecasillabi, che richiamano la poesia improvvisata, ma non mancano modas, sonetos, quartine, terzine, duinas. Insomma ci troviamo di fronte ad un poeta completo che meritava un ulteriore riconoscimento dopo l’intitolazione di una via: un libro appunto!
Ma ricordando il poeta, la pro-loco di Thiesi (con Giovanna Chesseddu, Francesca Santoru, Franca Cocco, Caterina Casula, Ica Meloni, Bastiano Lai e Giuseppe Canu), fa un’operazione di recupero più complessiva della storia locale. Ricorda certamente un poeta e, soprattutto, un protagonista della storia Thiesi che, però, con le sue opere, fa emergere uno spaccato della vita della prima metà del Novecento. Anche con un libro di poesie si può salvare la memoria del proprio paese.
Sono orgoglioso che al vostro paesano Thiesi abbia dato ampio riconoscimento ai suoi talenti di poeta estemporaneo sardo .ed. abbia provveduto alla raccolta dei suoi componimenti dando risalto al grande poeta brusiaferros o pista ferru come veniva solitamente chiamato. Io sono discendente dei brusiaferros de ghilatza e me ne vanto anche se per volonta’ dimio padre non c’è stata ls continuazione del mestiere che i miei antenati esercitavano prima a.ghilarza il mio bisnonno e mio nonno Giovanni Michele a Sedilo fino al 1913 quando purtroppo rr uma bronco polmonite non curata a soli 53 anni ha chiuso bottega per sempre e mio padre che proprio in quell’anno compiva 13 anni ha iniziato apprendista fabbro ferraio da altro artigiano di Sedilo noto bore ferreri.solo dopo aver terminato il periodo di militare come richiamato ha potuto mettere bottega autonoma ed intraprendere l’attività del genitore per tutto il resto della vita.