di FEDERICA CABRAS
Manuela Murgia, 29enne originaria di Villagrande, si trova adesso a Chongqing, una città nel sud ovest della Cina per lavoro.
«L’emergenza coronavirus è iniziata improvvisamente durante l’inizio delle vacanze per il capodanno cinese» racconta. «Le mascherine erano ahimè già sparite quasi dappertutto: sono riuscita a trovarne solo un paio. Il governo ha da subito imposto dei limiti negli spostamenti, arrivando in poco tempo alla quarantena vera e propria. Io sono rimasta a casa da fine gennaio per quasi due mesi, uscendo solo per la spesa. I supermercati e le farmacie sono sempre rimasti aperti, e anche qualche ristorante che forniva servizio da asporto. Con queste rigide misure, i casi sono a poco a poco diminuiti, arrivando a zero in quasi tutta la Cina»
Adesso, spiega, le cose vanno meglio: le restrizioni si stanno riducendo: «Si può uscire di casa liberamente, ancora ovviamente tutti portano la mascherina».
Dalla Cina, solo parole gentili e aiuti, dice: «Mi viene chiesto sempre come è la situazione in Italia e come stanno i miei familiari. Un mio alunno mi ha addirittura regalato delle mascherine nel momento in cui mi sono trovata senza» specifica, aggiungendo anche che: «Sono molto preoccupata, mi manca tanto la mia famiglia e la mia casa, e sono molto dispiaciuta che anche la mia terra debba affrontare tutto questo. Allo stesso tempo sono positiva: grazie alle misure prese e alle persone che si stanno battendo contro questo virus, supereremo questa situazione. Le misure prese in Italia sono molto simili a quelle prese in Cina. In Cina ce l’abbiamo fatta perché abbiamo tutti seguito le regole, rimanendo in casa il tempo necessario. Se tutti rispettassimo le regole della quarantena, presto l’Italia potrebbe superare questa situazione e ritornare alla normalità».
«Dobbiamo avere tanta pazienza ma anche essere fiduciosi, ce la possiamo fare anche noi» conclude.
Ha ragione ❤️ amo tanto questa grandiosa Metropoli e i suoi abitanti e spero di tornarci presto ❤️