di CIRIACO OFFEDDU
A ieri 15 Marzo l’Italia contava quasi 25mila contagi (24.747) e 1.809 morti. Nelle ultime 24 ore abbiamo avuto 2.853 nuovi contagiati e 368 morti. Ripeto perché siamo ormai anestetizzati: ieri ci sono stati in Italia 368 morti di coronavirus!
Se guardiamo la figura della BBC (perchè tutto
il mondo ci osserva e ci ascolta, ovvio), il 27 Febbraio avevamo solo 650 casi
presenti su un territorio molto limitato, numero peraltro inferiore a quelli
della Corea del Sud.
Il 27 Febbraio però la grande Italia per la quale facciamo i concertini di
pentole sui balconi e della quale ci sentiamo molto orgogliosi, mostrava:
1) un’economia in asfissia con un previsto
aumento del Pil dello 0,3% nel 2020, ultimo in Europa;
2) una sanità allo sfascio dopo anni di tagli criminali e di saccheggi fatti
dai cacciatori di voti e da politici corrotti, nazionali e regionali;
3) una Protezione Civile non preparata ai rischi epidemiologici e batteriologici, tant’è che la responsabilità per questi ultimi veniva nei documenti sbrigativamente assegnata ai sindaci;
4) una classe politica di cialtroni che rilasciavano dichiarazioni che a rivederle oggi, con 1.800 morti alle spalle, fanno alzare i forconi – parlo di Conte che invitava a non allarmarsi e sputtanava già gli ospedali davanti a tutto il mondo, Zingaretti che irrideva l’epidemia con le sue statistiche da odontotecnico ignorante, Sala che invitava a mangiare pizze e a bere aperitivi perchè #Milanononsiferma, Rezza che invitava gli idioti a non allarmarsi, etcetera etcetera.
Grazie a queste doti innate, alla nostra empatia e simpatia, alla nostra intera classe politico-dirigenziale, dopo praticamente quindici giorni, mentre la Corea ha per esempio sconfitto il virus, noi abbiamo lasciato scatenare l’epidemia e l’inferno e siamo ancora in piena guerra (i giornali parlano della prossima battaglia di Milano e della prossima battaglia del Sud).
Guardiamo le figure, leggiamo i numeri per capire cosa è successo, per favore, lasciamo l’Inno di Mameli e mettiamoci se non altro a studiare se ci hanno chiuso in casa e non possiamo fare altri danni! Non ci stiamo neanche preoccupando (se non pochissimi) delle successive macerie economiche che ci aspettano, matematicamente, tragicamente, ma avanziamo cantando e suonando.
Non contenti, diamo anche lezioni all’estero e rimarchiamo la nostra indiscussa superiorità. Gli stessi che sino a ieri negavano l’epidemia, oggi sputano su Boris Johnson (non siamo neanche in grado di tradurre il suo discorso e ancora una volta ci ricopriamo… di crassa ignoranza) e su Trump, ovviamente. Un po’ meno su Macron e un po’ meno sulla Merkel, non si sa mai aspettando l’elemosina dell’UE. Non abbiamo capito che il numero dei nostri morti si avvicina pericolosamente a quelli della Cina (se continua così saremo i primi al mondo, orgogliosamente!), non abbiamo capito che abbiamo sfasciato un intero paese, che l’elemosina di 25/30 miliardi durerà si’ e no un mese, siamo tanto abituati a pietire che 500 euro per ogni autonomo ci sembrano grasso che cola.
Potevamo bloccare l’epidemia come ha fatto la Corea, come hanno fatto Taiwan, Hong Kong, Singapore. Potevamo guardare cosa succedeva nel mondo e reagire di conseguenza. La nostra ignoranza, la nostra protervia e la nostra arroganza da peracottai ci hanno fatto arrivare a 1.809 poveri morti.
Oggi 16 Marzo supereremo purtroppo i 1.917 morti del Vajont – tragedia storica per la quale, ovviamente, nessuno ha pagato.
Se vogliamo crescere impariamo a fare autocritica, a vergognarci, a scusarci – non a sentirci orgogliosi di calpestare la povera gente innocente!