di BRUNO CULEDDU
Gabriel si è perso nel freddo. In mezzo ai boschi pieni di neve e di bellezza, la sua mente è affollata di dubbi. Deve trovare la strada che porta alla casa di Maria e nel cammino incontra un vecchio che non può aiutarlo. Questa è una storia antica e sappiamo tutti come finisce: Gabriel sembra già conoscere il futuro, tutto il dolore che attende gli uomini che verranno.
Con questa sinossi si presenta “Gabriel“, il corto di undici minuti proposto da Enrico Pau per la rassegna “Visioni Sarde 2020”.
Girato nel Vermont in un rigido inverno, il film si avvale di collaboratori americani e italiani. Garrett Sands è Gabriel, Ellie Williams Mary. Il vecchio uomo ha le sembianze di Levi Laub. Ethan Hacker è il direttore della fotografia, Jadon Lalor il fonico, Claudia Emily Pau la produttrice. Completano la troupe internazionale Andrea Lotta al montaggio, il musicista e sound designer Stefano Guzzetti e il violoncellista Gianluca Pischedda.
La sceneggiatura è firmata da Enrico Pau e da due allievi provenienti dal Celcam, Michele Carta e Stefano Angioni. Entrambi infatti hanno frequentato i laboratori organizzati e coordinati dal docente Antioco Floris al Celcam, il Centro per l’educazione ai linguaggi del cinema, degli audiovisivi e della multimedialità. Il centro che fa capo al Dipartimento di Storia, Beni Culturali e Territorio dell’Università di Cagliari ci ha ormai abituato a eccellenti cortometraggi, approdati con successo a festival importanti come la Mostra del Cinema di Venezia. Fra queste opere spicca “L’ultimo miracolo” che, insieme a “Gabriel” e ad altri corti girati durante i laboratori del Celcam, è destinato a diventare uno degli episodi di un film più lungo, con il quale Pau affronterà da par suo, con il tono della favola, il tema del sacro e del profano in ambientazioni arcaiche, rurali o in periferie urbane.
Enrico Pau è regista di cinema, sceneggiatore, montatore e cronista teatrale.
Vive e lavora a Cagliari, insegna letteratura e storia nelle scuole superiori e ha tenuto per cinque anni la cattedra di Storia del Teatro presso l’Università cagliaritana. Ha diretto i cortometraggi “La Volpe e l’Ape”, premio miglior regia a Visioni Italiane 1996, “L’ultimo miracolo” (2017), scelto per la chiusura della 32ma Settimana Internazionale della Critica al Festival di Venezia, e i lungometraggi “Pesi leggeri” (2001), in concorso a Visioni Italiane 2003, “Jimmy della collina” (2006) e “L’accabadora” (2016).
I suoi film hanno partecipato fra gli altri ai festival di Locarno, Venezia, Clermont Ferrand, Giffoni, Angers, Karlovy Vary, Palm Springs, Bobbio, Annecy, Ajaccio, Brasilia, Shanghai, Cape Town, ricevendo numerosi premi e riconoscimenti.
È fra i fondatori di Moviementu – Rete Cinema Sardegna, associazione di lavoratori del cinema della Sardegna.
“Gabriel” sarà proiettato al Cinema Lumière, Piazzetta Pier Paolo Pasolini 2b, Bologna, martedì 3 marzo ore 17.30 nell’ambito del concorso nazionale “Visioni sarde“.