di CARMEN SALIS
Un giallo classico, con personaggi ben caratterizzati, con una trama complessa ma una narrazione sempre coinvolgente e piacevole. L’opera prima di Roberto Ebau ci porta a scoprire, oltre che l’assassino, come vuole ogni giallo che si rispetti, una Sardegna che profuma non solo mirto e maestrale, ma anche di valori importanti.
Roberto, un maresciallo dell’arma dei Carabinieri, che con la sua squadra, indaga sull’omicidio e su una misteriosa sparizione. L’omicidio di Luigi Murru, albergatore di Su Merejani, avviene in circostanze misteriose alla stessa stregua della sparizione del figlio Efisio. Da questi due eventi straordinari prende avvio il romanzo. Il maresciallo Badas con la sua squadra indaga su entrambi. Le sue intuizioni fanno da colonna portante alla trama, dove peraltro si muovono altri personaggi non meno importanti come Bainzu, bandito, divenuto pastore, Nicole, moglie di Luigi Murru e Andrea Melli, informatore scientifico, Paola, giovane e avvenente cameriera. Il maresciallo Badas si mostra fin dal principio meticoloso e intuitivo. Guida la sua squadra con maestria e sembra non incontrare difficoltà nelle indagini ma non altrettanto nella sua vita privata. Goloso all’eccesso subisce tuttavia le intemperanze della moglie che lo vorrebbe magro e sempre a dieta.
Intorno all’omicidio ruotano personaggi come Bainzu, un vecchio bandito tormentato dal suo oscuro passato. Bainzu è un personaggio che mi sta particolarmente a cuore. Nonostante sia un uomo spiccio e crudele che si è macchiato di azioni delittuose di estrema gravità, si mostra in più di una circostanza pentito e tormentato da sensi di colpa che sfociano in visioni e crisi. Amo in particolare il rapporto che lo lega al suo cane fidato Baru e al modo in cui interagisce con Efisio Murru, con il quale instaura un’amiciziada cui anche i più giovani possono trarre degli insegnamenti e degli spunti di riflessione.
Perché hai voluto ambientarlo in Sardegna? Ho scelto la Sardegna essenzialmente per due ordini di motivi: uno tecnico, l’altro personale. Per quel che riguarda il primo, ritengo che bisogna scrivere di quello di cui si conosce se non bene, abbastanza bene. Se poi non è sufficiente la conoscenza di base di cui si dispone, è necessario documentarsi, ed io per scrivere il mio libro in parte l’ho fatto. In quanto sardo, pur se nato a Cagliari, ho avuto la fortuna di girare la Sardegna sia per mare in gioventù che per terra. Nel mio girovagare ho avuto modo di conoscere la nostra terra e le nostre usanze, non proprio come semplice turista, e questo ha sicuramente influito sulla scelta dei personaggi e nella descrizione degli ambienti. Per quel che riguarda il secondo aspetto, in quanto sardo, orgoglioso della mia cadenza e della mia lingua, volevo ambientare la narrazione proprio in Sardegna per omaggiare questa magnifica isola dove ho la fortuna di essere nato e di vivere.
Come sceglie uno scrittore i suoi personaggi? Non so come procedano gli altri, posso parlare della mia esperienza. Sicuramente si attinge dal proprio background. In ogni personaggio di cui parlo nel mio romanzo c’è sicuramente qualcosa di mio, di profondamente mio, del mio carattere e della mia personalità, ma anche del mio entourage (famiglia e amicizie), combinate con un bel po’ di fantasia per mescolare le carte. C’è poi un altro aspetto da considerare: ho strutturato i personaggi in modo da veicolare un certo tipo di messaggio. Sia nei dialoghi o nelle azioni o ancora nei momenti di riflessione interiore che caratterizzano l’agire dei vari personaggi, nulla è lasciato al caso. Ho cercato di creare dei contrasti nella personalità dei vari personaggi per far risaltare meglio l’idea di base ossia descrivere una Sardegna immaginaria ma realistica ammantata di mistero e ironia.
Questo sarà il primo caso per il maresciallo Basas? Per il momento sì. Sto scrivendo un nuovo romanzo dove il personaggio principale sarà un ispettore di polizia. Anche in questo caso entrerà in gioco il maresciallo Badas ma con un ruolo marginale e di supporto. Ma non voglio anticipare altro per non rovinare la suspense.
Complimenti Roberto Ebau!! Sono proprio curiosa di leggere il tuo libro
Grazie Vale…Bacio.
Robi non vedo l’ora di leggerlo!!! Intanto auguroni!!👏🏻👏🏻👏🏻
Grazie Ale..