di PAOLO CERNO
Il Circolo Sardi” Montanaru ” di Udine con la proverbiale sarda determinazione, ribadita dal rinnovato consiglio d’amministrazione col rieletto presidente Domenico Mannoni, finalmente affiancato da una fresca compagine di giovani consiglieri che si sono accollati vari incarichi istituzionali che vanno dalla cultura al canto, dallo yoga ai viaggi, dal cucito fino alla cucina, é riuscito, col sostegno del Comune di Udine, da sempre vicino al Circolo, a far giungere in Friuli dalla nuorese Bitti, i famosissimi Tenores Remunnu ‘e Locu, per il tradizionale concerto di Natale.
Concerto che si é tenuto, con un quasi scontato successo, vista la compatta partecipazione di soci e pubblico friulano, presso la chiesa parrocchiale di San Gottardo a Udine retta da un sacerdote che a lungo ha esercitato la cura d’anime in Sardegna.
Successivamente presso la linda e neogotica chiesa di Sant’Antonio dei Rizzi, sita a pochi passi dai locali del Circolo, i prestigio si Tenores hanno accompagnato, con le loro voci inimitabili, la sacra liturgia in.una.chiesa veramente stracolma di soci, con in testa il presidente affiancato dai consiglieri anziani che scortavano il sindaco di Udine, l’ onorevole prof. Pietro Fontanini fasciato dal Tricolore.
E vibrante la “limba” sarda è salita verso i costoloni delle volte che si riuniscono a crociera nelle chiavi di volta a rosoni, ricadendo lieve, verso l’attento consesso di fedeli sardo/friulani.
Ogni momento della sacra Liturgia è stato mirabilmente sottolineato dai Tenores nella loro tipica modalità responsoriale: dall’Antifona d’ingresso alla grande preghiera del Sanctus, dal Salmo responsoriale proprio, all’Alleluia del Vangelo fino alla commovente “Deus ti salvet Maria”, particolarmente gradita nel giorno dedicato alla Madonna. Il solo “Pater noster”, su specifica richiesta del parroco don Giuseppe, è stato recitato dall’intera comunità dei fedeli in italiano con tutti i bambini presenti che si tenevano per mano, circondando l’altare.
Un interminabile applauso ha abbracciato affettuosamente i “Tenores”.
Tutti: fedeli, sindaco, parroco e presidente si sono alzati complimentando il quintetto canoro quasi meravigliato da tanto calore, eppure, dovrebbe essere avvezzo al plauso generale, considerando che si è concretizzato di recente col riconoscimento dell’UNESCO come “Patrimonio orale e immateriale dell’umanità” e dal titolo di Cavalieri della Repubblica Italiana.
I Tenores si sono poi recati, con animo lieto, nei vicinissimi locali del circolo a sollevare, dopo l’anima, il corpo e lo spirito dei soci con i canti profani della tradizione sarda, profumati anche dagli effluvi del cannonau e dei malloreddus, da tutti, vista l’ora, attesi e graditi.
Il Sindaco, che non aveva mai ascoltato in viva voce i Tenores, si è con loro vivamente complimentato estendendo poi parole d’apprezzamento al Presidente Mannoni per le svariate attività del Montanaru.
“E’ da ben 43 anni”, ha sottolineato, ringraziando tutti i presenti commosso, il Presidente, “che il circolo vive ed opera nel quartiere dei Rizzi di Udine con tutti collaborando e da tutti apprezzato”.