di ENZO CUGUSI
Abbiamo letto alcune polemiche sull’iniziativa “ Casa Sardegna “promossa dal governatore Christian Solinas e dall’assessore Alessandra Zedda.
In qualità di soggetto interessato ci sembra doveroso esprimere a sostegno dell’iniziativa, l’opinione dell’Associazione dei sardi in Torino A. Gramsci che rappresento.
Come Associazione sardi Gramsci riteniamo infatti che vada ascoltata anche la voce degli emigrati, ovvero l’opinione di quelle realtà associative che da decenni portano avanti azioni volte a promuovere la cultura sarda e le eccellenze della nostra isola in Italia e all’Estero. Azioni che ora trovano, finalmente, un interlocutore interessato.
Del resto rafforzare il legame identitario con la Sardegna è da sempre anche il nostro obiettivo così come valorizzare il patrimonio culturale e ambientale della Sardegna.
Una proposta di tale portata, se ben gestita dalle associazioni dell’emigrazione sarda distribuite sul territorio nazionale e internazionale, potrebbe essere un ottimo strumento di diplomazia culturale volto a far conoscere la Sardegna migliore.
Analizzando meglio i contenuti di “Casa Sardegna” ne abbiamo colto le potenzialità ed abbiamo pensato che potesse essere l’occasione per progettare un’opera d’arte che raccontasse la simbologia della cultura nuragica ed allo stesso tempo ci consentisse di rendere omaggio ai sardi illustri che nei luoghi di emigrazione come Torino hanno vissuto.
Crediamo che i punti di forza dell’iniziativa siano proprio questi: rafforzare il legame identitario dei sardi emigrati con la propria terra ma anche valorizzare e diffondere, al di là del mare, la cultura e la storia isolana per generare l’interesse a scoprirne la bellezza e la ricchezza .
Valorizzare e diffondere, al di là del mare, la cultura e la storia isolana per generare l’interesse a scoprirne la bellezza e la ricchezza ,molti emigrati sardi lo abiamo fatto tutta la vita a spese nostre ,senza trovare mai l’appoggio della Regione,anzi! No saranno i nuraghi di plástica a raforzzare la nostra identitá ne la nostra sarditá, ne il legame con la nostra terra natía ne lo sará mamma regione que neanche conosce chi siamo ,ne cosa vogliamo e pensiamo.