di MARCELLO SORO
Anche quest’anno, giunta alla trentottesima edizione sotto la guida di Giorgio Ariu della GIA Comunicazioni e del prestigioso Gremio dei Sardi nella persona del Presidente Antonio Maria Masia, “l’Isola che c’è -Sardegna incontra Roma” si è svolta, molto partecipata, nei giorni 4, 5 e 6 ottobre con la consueta tre giorni ricca di avvenimenti culturali, musicali, gastronomici ed altro, rinnovando quel prezioso legame con la Capitale e con i Sardi ivi residenti.
Il programma ha avuto
il suo battesimo alle undici di venerdì con il classico brindisi augurale con i
vini offerti dalla Cantina di Santadi, uno delle più autorevoli e prestigiose
dell’Isola, e con la degustazione di prodotti sardi.
Nel pomeriggio con “Amici di montagna” si è svolto il gemellaggio con
la città di Pejo e la Regione Trentino creando sinergie con operatori sardi e
buyer del turismo internazionale.
A seguire, con il coordinamento di Davide Pierangelini e condotto da Giorgio Ariu , il “Memorial Padre Raffaele Melis”, (in via di beatificazione) Eroe durante i bombardamenti di Roma nel ’43, con gli interventi di Giuseppe Nazio, giornalista , sociologo e scrittore, Domenico Di Lella, Presidente dell’Associazione Culturale a nome del Santo, Rosa Simonelli, insegnante e Presidente dell’Accademia Romana della Rosa e Raffaela De Bellis, insegnante e poetessa.
Nella giornata di sabato 5, alle undici, l’interessantissimo dibattito sull”Autonomia della Sardegna”, sui concetti dell’autonomismo, federalismo, e indipendentismo, durante il quale si sono toccati aspetti importanti come le radici storiche e le prospettive con l’intervento qualificato del giornalista e scrittore Antonello Angioni di Cagliari con cui ha interloquito Antonio Maria Masia coordinatore del dibattito che ha coinvolto con fervore il pubblico presente.
Alle ore sedici, coordinato da Giorgio Ariu della GIA Comunicazioni, si è svolto il “Premio L’Isola che c’è 2019” con le eccellenze presenti alla manifestazione premiate in ordine: lo scienziato e chirurgo Roberto Puxeddu, Adriana Cammi, Dirigente Reparto Mobile Polizia di Stato, Paolo De Angelis, Procuratore Aggiunto della Procura di Cagliari, il Borgo di eccellenza del Comune di Bosa, il Consorzio turistico Val di Pejio, il Direttore del Ministero Agricoltura, Giampiero Sanna, le sorelle Pes, artiste del bisso, il giornalista Antonello Angioni, Ettore Angioni, magistrato e scrittore, Ilario Di Giovambattista, direttore Radio Radio TV e al termine l’ospite d’onore, l’Ambasciatore dell’Ossezia del Sud, Mauro Murgia, originario di Carbonia, che ha parlato di Autonomia di quel Paese. Il “Premio Isola che c’è” rappresenta il fiore all’occhiello della rassegna: cultura, informazione, conoscenza, attraverso i premiati il racconto, il filo di una Sardegna all’avanguardia e di qualità nel rispetto delle tradizioni e della sua antica civiltà.
Alle diciotto si è svolto il “Memorial” per ricordare la figura umana e artistica di Gavino Gabriel (Tempio1881- Roma 1980) importante personaggio, musicista, compositore, cantore e divulgatore della cultura sarda, lungo quasi un secolo, in particolare della musicalità, iniziatore della Discoteca di Stato ove si conservano ricordi e cimeli dell’arte musicale di tutte le regioni. Con il direttore del Coro Gavino Gabriel di Tempio, Giuseppe Sotgiu, è stato possibile ricostruire alcuni frammenti della vita dell’autore di Jura e importante collaboratore del Gremio ad iniziare dal 1958, come ha ricordato il coordinatore Antonio Maria Masia.
A seguire il concerto del Coro, 5 elementi, con i canti della tradizione popolare eseguiti nello stile polivocale tipico della Gallura (Sardegna nord-orientale) chiamato “Taja”. Al di fuori del loro repertorio hanno eseguito anche a gra richiesta il travolgente “Nanneddu meu”, canzone basata sulla poesia civile del grande Peppino Mereu di Tonara) a lungo applauditi dal numeroso pubblico presente.
Nella mattina di domenica 6 si è svolto il recital “Rossoblù e Giallorossi story” una lettura teatrale piacevole e rapida composta da Massimiliano Morelli giornalista romano ma innamorato perdutamente del Cagliari che con la collaborazione di due suoi amici, Marco Di Lotti, Alessandro Tozzi ha ricostruito la lunga storia delle relazioni e scontri sportivi fra il Cagliari e la Roma. Divertimento assicurato.
Il pomeriggio ha visto la presentazione del libro “Nessuno come lei” dello scrittore Marco Balbina di Alghero, Edizione Nemapress con la presenza dell’Editora Neria De Giovanni e il relatore Antonio Maria Masia. Interessante il racconto, dalle tinte del noir che si inserisce nell’ambito dello sfondo sociale ed imprenditoriale della Sardegna a partire dagli anni 60 con lo sviluppo dell’industria petrolchimica a Porto Torres, contestazione giovanile, primi conflitti politici. Temi sui quali c’è tanto da riflettere.
A chiusura dell’evento, nei numerosi stand, gli espositori, fornitissimi di prodotti rigorosamente sardi, hanno dato la possibilità di poter far gustare ai numerosi visitatori quei nobili sapori e gusti di una terra speciale che vanta oltre alle sue bellezza territoriali, la sua cultura e la sua ospitalità anche il prezioso patrimonio alimentare, dai formaggi, ai salumi, ai dolci particolari e ai suoi vini d”eccellenza.
“L’Isola che c’è” manda un arrivederci al prossimo 2020, dal canto di chi scrive questo l’articolo un grazie particolare a tutti coloro che hanno permesso, con il loro lavoro, la loro professionalità ed anche il loro cuore, questa tre giorni favolosa. Adiòsu a tottusu!
Grande riconoscimento per la Città di Bosa
magnifici tutti !