di RICCARDO SGUALDINI
Dopo Licanìas,
la rassegna letteraria dello scorso giugno, Neoneli (OR) ospita altre tre
intense giornate, ora all’insegna della gastronomia e delle riflessioni sulle
“culture e i sapori dei paesaggi rurali”. Si intitola Licanìas
e Lichitos il cartellone di eventi allestito dal Comune del
piccolo centro del Barigadu con il contributo dell’Assessorato regionale del
Turismo, Artigianato e Commercio e della Fondazione di
Sardegna, che tiene banco da venerdì 4 a domenica
6 ottobre: degustazioni e laboratori gastronomici, incontri con
esperti e con imprenditori che scommettono sulle produzioni agroalimentari e il
saper fare locale. E, ancora, mostre, concerti e – sabato 5 ottobre – la
tradizionale gara di cucina a base di fregula,
la caratteristica pasta sarda di semola di grano duro, che l’indomani – domenica
6 – sarà anche protagonista dell’immancabile festa
gastronomica con i piatti simbolo della cucina locale: sa fregula
istuvadae sa cassola, due
squisitezze, o “lichitos”, del territorio.
Prologo alla manifestazione, giovedì 3, alle 17 al salone
Corrale, l’inaugurazione di Sèberu da Alghero, Street
Photography Awards 2019, una mostra fotografica di una selezione degli
scatti vincitori del concorso ASPA promosso nella cittadina
sardo-catalana dall’associazione Officine di Idee al Festival
Internazionale della Fotografia di Strada e d’Autore. Iideata e curata da Sonia
Borsato, direttrice artistica dell’ASPA,in collaborazione conl’associazione Su
Palatu,l’esposizione è strutturata in base alle sezioni del
concorso, che per la sua seconda edizione si concentra sul tema delle
Migrazioni: fotografia di Viaggio, di Strada, Documentaria, di Ricerca e Insula/Insulae (tema
speciale interamente realizzato in Sardegna), più una sezione dedicata ai giovanissimi,
oltre al Premio Blow up, conferito a lavori che, fra tutti i progetti
presentati in tutte le categorie, si distinguono per un’audace lettura di
argomenti rilevanti nel quotidiano. In mostra le foto dell’ungherese Simon
Móricz-Sabján (primo premio fotografia documentaria), della
tedesca Sandra Hoyn (premio Blow up), del sardo Andrea
Cappai (premio Insula/Insulae), della spagnola Maria Contreras
Coll (premio Blow up), del canadese Amy Friend (premio
Blow up).
Venerdì (4
ottobre) Licanìas e Lichitos entra nel vivo. Il primo
appuntamento in agenda è alle 8.30 del mattino: con partenza dal
piazzale delle scuole in via Scano, si rinnova il rito della vendemmia
“all’antica”, con il coinvolgimento degli alunni delle scuole
dell’infanzia e primaria di Neoneli, Ardauli, Nughedu Santa Vittoria e Ula
Tirso.
Alle 17, all’oratorio in via San Pietro, si ragiona su Enogastronomia: radici
e identità per la cultura e lo sviluppo economico di
un territorio, in un convegno moderato dal gastrosofo Alex
Revelli Sorini, docente presso Università San Raffaele di Roma, rettore
dell’Accademia Italiana di Gastronomia e Gastrosofia, coautore del Manuale di
Gastrosofia e di numerose pubblicazioni, e giornalista scientifico in programmi
Rai come “La vita in Diretta” e “Mi manda Raitre”. In
scaletta gli interventi di diversi ospiti: l’agronomo Maurizio Fadda,
impegnato da vent’anni con ragazzi e agricoltori per una nuova rinascita rurale
su basi etiche ed ecologiche e per la creazione e gestione di reti di filiera
corta; Marianna Virdis, titolare insieme a Francesco Mascia
dell’azienda agricola Sa Laurera, con sede a Villanovaforru,
specializzata in agricoltura storica, studio, ricerca, recupero e
valorizzazione di antiche razze e varietà della Sardegna, conservazione di pratiche
agricole tradizionali, tutela del paesaggio rurale e degli agro
ecosistemi; Gianmatteo Baldi, amministratore delegato di Isteddu,
progetto che scommette sulla produzione enologica dei territori nella zona di
confine tra il Barigadu e il Mandrolisai, che, come spiega il general manager
dell’azienda, “ha la sua prima origine dalla scoperta di Neoneli in
occasione di un dibattito su il famoso libro-diario di Mario Soldati Vino
al Vino“; il Master of Food del Miele Luigi Manias,
direttore tecnico Apiaresos, la più importante associazione di
apicoltori nell’Isola, erede e continuatore di una tradizione familiare
iniziata dal nonno materno Luigi Olla ad Ales, che nel 1917 fu tra i primi in
Sardegna a introdurre l’apicoltura col favo mobile; Michelangelo Salis,
titolare de I Salis di Ploaghe, azienda partner con il Consorzio del Bue Rosso
di Seneghe per la diffusione e commercializzazione del bovino di razza Sardo
Modicana, esperto nello studio e nella realizzazione di prodotti di salumeria
tradizionale dal suino sardo e nella produzione di prodotti innovativi a base
di bovini, pecora, capra e suino; Antonio Moi, allevatore e
promotore progetto pilota Seulo dell’azienda agricola Su Mannali,
con sede nel piccolo e caratteristico comune di montagna compreso nella fascia
sud del Gennargentu; la sua specialità è l’allevamento semibrado di suini di
razza ibrida con prevalenza sarda, da cui ricava i classici prodotti tramandati
dalla cultura seulese; Cinzia Loi, archeologa specializzata nel
campo dell’archeologia dei paesaggi e dell’etnoarcheologia, che ha condotto il
censimento dei monumenti archeologici del territorio del Comune di Neoneli.
Prevista anche, per le conclusioni, la presenza dell’assessora regionale
all’agricoltura e riforma agro-pastorale Gabriella Murgia.
Alle 22 musica in piazza Italia con il duo Fantakolk di Andrea
Pisu alle launeddas e Vanni Masala all’organetto.
Riconosciuti maestri dei loro rispettivi strumenti, apprezzati per le capacità
virtuosistiche e la piena padronanza del repertorio tradizionale, ma non solo,
nel 2016 i due si sono aggiudicati il Premio Maria Carta per la loro musica
coinvolgente e dal forte carattere personale.
Giornata densa di appuntamenti sabato 5 ottobre. Alle 10 si
inaugura una seconda mostra al salone Corrale: curata
da Baingiu Cuccu, ANIMA, artigianato a
Neoneli. Iconografie del mondo agropastorale – questo il titolo –
vedrà la partecipazione di una quindicina di maestri ceramisti, coltellinai,
artigiani del ferro e del rame, del tessile, cestineria, vestiario e
calzoleria. Tutti i prodotti in mostra fanno parte, da tempi remoti, della
quotidianità del mondo contadino e pastorale. Al taglio del nastro è prevista
la presenza dell’assessore regionale al turismo, artigianato e commercio Giovanni
Chessa.
Lungo i viottoli del centro storico, dalle 10 fino alle
20, saranno allestiti degli stand a cura di artigiani e i
produttori agroalimentari, e fino alle 19 sarà possibile
partecipare all’iniziativa Piccole guide turistiche, con visite
guidate alla Chiesa Parrocchiale di San Pietro, a cura dei bambini e ragazzi
delle scuole.
All’oratorio in via San Pietro, alle 10.30, spazio alla premiazione
dei vincitori del Premiu ‘e poesia sarda Barigadu, bandito
lo scorso luglio, che ha contato sessantaquattro partecipanti. Vince la sezione
in rima Giangavino Vasco di Bortigali con la poesia Fizu, secondo
classificato Antonio Sannia di Bortigali con Làcanas Luadas, terzo
Angelo Maria Ardu di Flussio con Sighi Poeta. Per la sezione versi
sciolti, invece, il vincitore è Giuseppe Tirotto di Castelsardo con Li
ghjemmi di la vida, il secondo Andrea Meleddu di Sorgono con Reu de
continu, il terzo Pier Giuseppe Branca di Cheremule con Carbuncos.
I primi tre classificati di ciascuna sezione del premio si aggiudicano
rispettivamente 300, 200 e 100 euro.
Nel pomeriggio, mentre dalle 16 alle 19 in piazza
Italia si tiene il laboratorio per i bambini GLE, grandi
giochi in legno, una prima iniziativa a cura dell’associazione Lughenè,
in piazza Barigadu arriva invece il momento più atteso della
manifestazione: la gara di cucina con ricette originali a base
di fregula, con la conduzione affidata ad Alex Revelli
Sorini. Coordinata dallo chef del ristorante HUB di Macomer Leonardo
Marongiu e dallo chef, vicepresidente regionale dell’Unione Cuochi Elia
Saba, la competizione culinaria vede in gara nove chef: Fabio
Vacca (ristorante Chia Laguna), Cristian Deriu (ristorante Hub,
Macomer), William Pitzalis (chef del Cagliari Calcio), Juri
Biscione (ristorante Scorfano Allegro, Golfo
Aranci), Giannu Mannu (Hotel Mannu, Bosa), Mattia
Pippia (ristorante Craf, Oristano), Niccolò
Vellino (chef Dolci Sfizi, Macomer), Andrea Atzori (ristorante La
Rinascente, Cagliari) e Giacomo Cicalò (sous chef Frades
Bottega, Porto Cervo).
La giuria – composta da Dario Cappelloni (collaboratore
della Guida Essenziale ai vini d’Italia – Doctor Wine), Paolo
Zaccaria (collaboratore della guida Gambero Rosso), Erica
Battellani (autrice di Via dei Gourmet), Tommaso
Fratini (executive chef Rimessa Roscioli, Roma), Leonardo
Lucarelli (chef e scrittore), Giuseppe Carrus (collaboratore
della guida Gambero Rosso), Luciano Tona (responsabile
della didattica della scuola Internazionale di Cucina Alma), Maurizio
Valeriani (collaboratore della guida Vinodabere) – ha il
compito di giudicare le ricette a base di fregula anche sotto
il profilo dell’originalità e innovatività, e della capacità dei concorrenti di
utilizzare prodotti “poveri”. Alle 17 è prevista
una degustazione dei piatti in gara (al costo di 3 euro per un
assaggio e di 10 euro per 4 assaggi) e alle 20 verranno
annunciati e premiati i vincitori.
In contemporanea, alle 18, all’oratorio in via San Pietro è
possibile partecipare ad una degustazione guidata (al costo di 20 euro) di
birre artigianali europee con Luca Pretti, ricercatore pressoPorto
Conte Ricerche, esperto di tecnologie birrarie. Sono quattro le birre in
degustazione: la belga Rochefort 8″ (Strong Brown Ale) ,
le tedesche Ott Edel-Pils (Pilsner) e Schlenkerla
Rauchbier Marzen (Rauchbier), l’inglese St. Peter’s Old Style
Porter (Porter).
Alle 22 inpiazza Italia la giornata si conclude sulle
note di Brinca, gruppo composto da Paride Peddio all’organetto
diatonico, Jonathan Della Marianna alle launeddas, Federico
Di Chiara alla voce e all’armonica a bocca, Davide Pudda alla
chitarra, Fabio Carta alla batteria e alle percussioni. I
Brinca hanno pubblicato nel 2016 il loro primo CD omonimo, che vanta tra
i featuring nomi come quelli di Beppe Dettori, Elena
Ledda e Carlo Crisponi. Il loro ultimo lavoro è Balla
e Brinca, un disco di ampio respiro, che presenta non solo brani in sardo
ma anche, nell’ultima traccia, un classico gospel della tradizione
americana: When The Saints Go Marching In.
La giornata conclusiva di Licanìas e Lichitos – domenica 6 – è nel segno
delle leccornie e squisitezze del territorio. Mentre dalle 10 alle 20 è ancora
possibile fare una passeggiata nel centro storico, visitando gli stand di
artigiani e produttori agroalimentari, dalle 10, nelle stradine di
Neoneli, reduci dal concerto della sera prima, sono di scena in un’esibizione
itinerante due membri del gruppo Brinca, Jonathan Della Marianna alle
launeddase Federico Di Chiara all’armonica e
voce. Sempre dalle 10 (fino alle 19), ancora visite
guidate a cura dei bambini delle scuole alla ChiesaParrocchiale
di San Pietro, e un appuntamento che si rinnova anno dopo anno: quello con le
massaie di Neoneli impegnate (fino alle 13) in una dimostrazione – laboratorio sulle
tecnica di preparazione della fregula. Per i più piccoli due iniziative
a cura dell’associazione Lughenè: alle 10.30 (e fino alle 18),
in piazza Italia, ritornano il grandi giochi in legno, mentre nella scuola
materna Virgo Fidelis, dalle 15.30 alle 17.30, si tiene il laboratorio
gastronomico La felicità in cucina.
Diverse le degustazioni previste all’oratorio in via San
Pietro: quella del miele (al costo di 5 euro) con
l’esperto Luigi Manias, alle 11, quella dell’olio (alle
15 e alle 16, al costo di 5 euro) a cura di Giandomenico Scanu, funzionario
dell’agenzia regionale AGRIS, esperto olio EVO, e quella del pane (alle
15 e alle 16.30, al costo di 5 euro).
Regine della giornata sono sa fregula istuvadae sa
cassola, piatti tipici della cucina neonelese, in degustazione nella
tradizionale festa gastronomica in programma alle 13 in piazza
Barigadu (al costo di 10 euro per la fregula, più la cassola, più il vino e di
6 euro per la fregula più il vino oppure per la cassola più il vino). Nel
pomeriggio, alle 17, le battute finali della manifestazione: si
balla “a passu ‘e tres” con esibizione dei maestri di launeddas Orlando ed Eliseo
Maxia, con il Coro a Tenores Cultura Popolare di Neoneli, prestigiosa
istituzione culturale neonelese che in questo 2019 raggiunge il traguardo
di quarantatré anni di “storie cantate”.