di PAOLO PULINA
Cerimonia di premiazione della XVII edizione del Premio “Maria Carta”, anno 2019 (svoltasi a Cremona presso il Palazzo Cittanova, domenica 22 settembre, a 25 anni esatti dalla morte dell’insigne artista sarda avvenuta a Roma il 22 settembre 1994) presentata attraverso alcune parole-chiave in grassetto che servono a “fissare” la memoria, dal punto di vista della ricezione personale, delle tre ore di spettacolo che hanno entusiasmato i trecentocinquanta presenti.
Siligo. Certo è il piccolo paese del Logudoro in cui Maria Carta nacque il 24 giugno 1934. Ma di Siligo è anche il dinamico presidente del Circolo “Sa Domu Sarda”, Antonio Milia, che da mesi è stato impegnato, insieme ai suoi collaboratori, a curare con la massima attenzione i molteplici aspetti della complessa organizzazione e alla fine era giustamente fiero del grande successo della manifestazione. Di Siligo erano presenti anche il sindacoMario Sassu e il fratello di Maria, Gigi.
Il paesello logudorese (meno di mille anime) vanta due altri gloriosi personaggi locali: uno non è molto conosciuto (Gavino Luciano Contini – Siligo, 12 dicembre 1860-24 luglio 1934 –, è uno dei più amati esponenti della poesia estemporanea in Sardegna), l’altro, invece, Gavino Ledda, non ha bisogno di presentazioni dato che è l’autore del romanzo “Padre padrone”, da cui è stato tratto il film dall’omonimo titolo: entrambe le opere sono diventate popolari in tutto il mondo.
A Siligo ha sede ufficiale la Fondazione Maria Carta, nata nel 2002 con «l’obiettivo di promuovere e valorizzare, anche al di fuori dell’isola, la musica, il canto e le tradizioni popolari della Sardegna, patrimonio che la grande artista ha fatto conoscere e apprezzare fuori dai confini isolani. […]. A questo fine la Fondazione si avvale di un Centro Studi, di un Museo dedicato all’attività dell’artista ed opera anche attraverso un Comitato scientifico, per consolidare e rafforzare l’ente come luogo di confronto e strumento di supporto e promozione del ricco patrimonio delle tradizioni culturali e popolari della Sardegna».
«Il Premio Maria Carta, assegnato la prima volta nel 2003, è un riconoscimento che viene assegnato ogni anno per incoraggiare gli artisti, i ricercatori i produttori e gli operatori della cultura sarda e popolare».
Presidente del Consiglio Direttivo della Fondazione è attualmente Leonardo Marras, mentre presidente del Comitato scientifico è il giornalista Giacomo Serreli, entrambi dimostratisi a Cremona “attori” in grande spolvero.
“Sa Domu Sarda”,Circolofondato nel 1997, di Cremona ha ricevuto uno dei Premi 2019. Leonardo Marras ha ricordato, con legittimo orgoglio, che «da alcuni anni ormai, allorquando l’evento si tiene al di fuori della Sardegna, esso viene realizzato in collaborazione con un Circolo sardo. Vogliamo così sottolineare il profondo legame di stima con i “sardi speciali” che vivono in altre regioni italiane e all’estero» e ha voluto che, come esergo del libro scritto su “Maria Carta. Voce e cuore di Sardegna” da Giacomo Serreli (uscito in abbinamento al quotidiano “La Nuova Sardegna”) figurassero queste sue parole: «Questa pubblicazione vuole essere un omaggio alla Sardegna e a tutti i sardi nel mondo».
La vicinanza della Fondazione Maria Carta alle mission della F.A.S.I., Federazione delle 70 Associazioni Sarde nell’Italia continentale, già realizzatasi a Mamoiada, nel settembre 2017, nell’incontro della F.A.S.I. con esponenti autorevoli della cultura sarda, è continuata in questi ultimi mesi su un altro fronte comune: porre in essere iniziative volte a contrastare il progressivo spopolamento dei paesi dell’interno della Sardegna. Il progetto Freemmos (“Liberi di restare” nell’isola in cui si è nati, con finalità che una canzone ad hoc aiuta a conoscere) della Fondazione ha oggi un Progetto “amico” elaborato dalla F.A.S.I. e approvato dalla Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato del Lavoro: si chiama A Domo Nostra, volto prima a censire e poi a cercare di “recuperare” le case degli emigrati sardi che vengono lasciate vuote per buona parte dell’anno.
La Fondazione si muove anche nell’ottica di favorire la promozione turistica della Sardegna (sarà presente a Milano per tutta la durata dell’annuale “L’Artigiano in Fiera”: quest’anno dal 30 novembre all’8 dicembre 2019) così come peraltro opera la F.A.S.I. A Cremona Leonardo Marras e Giacomo Serreli hanno salutato la presidente Serafina Mascia e gli altri componenti del Comitato Esecutivo della F.A.S.I. in riunione di lavoro e hanno loro presentato il capo di gabinetto, Pino Calvisi, dell’assessore regionale al Turismo, che ha sottolineato la volontà dell’Assessorato di coinvolgere i Circoli nell’azione promozionale delle “bellezze attrattive” dell’isola.
Gli altri premiati.
-Patrizia Laquidara, siciliana-vicentina, cantante, autrice, compositrice, e, occasionalmente, anche attrice. Spazia dalla canzone d’autore a quella popolare dando grande importanza alla sperimentazione vocale.
–Efisio Contini (nato a Cagliari, vive in Svizzera) e Dodo Hug (Svizzera), interpreti e ripropositori dei canti di lavoro.
–Abinsula, il cui nome significa “dall’isola”, offre soluzioni nei campi web, mobile, smart tv e dei sistemi integrati. Con sede principale a Sassari, presente a Torino e Cagliari, conta un organico di quasi 30 persone tra dipendenti e collaboratori. Fondata nel marzo del 2012 da 5 ingegneri dell’information technology, Pierluigi Pinna, Andrea Maddau, Stefano Farina, Andrea Sanna e il torinese Paolo Doz, è cresciuta costantemente riportando diversi successi nel mondo dell’innovazione tecnologica. Il premio a Cremona è stato ritirato da Pierluigi Pinna.
Ospiti della manifestazione:
Fantafolk – Luigi Accardo – Sos Emigrantes/Gruppo a Tenore – Giusy Pischedda – Coro “Maria Carta” dell’Istituto Comprensivo Statale “Pasquale Tola” di Sassari, diretto dai professori Antonio Garofalo e Palmira Santoru.
Nota finale: il quotidiano di Cremona “La Provincia di Cremona” ha riservato alla manifestazione un’intera pagina che ci permettiamo di riprodurre a testimonianza del successo della XVII edizione del Premio “Maria Carta”.