di DARIO DESSI'
Nel mese di giugno del 1940, nella portaerei italiana nel mar Mediterraneo, erano schierati i seguenti reparti:
8°Stormo B.T. S.79 a Villacidro con il 27°Gruppo (Squadriglie 18^/52^) e il 28°Gruppo (Squadriglie 10^/19^)
32°Stormo B.T. S.79 a Decimomannu con l’88°Gruppo (Squadriglie 49^/50^) e l’89°Gruppo (Squadriglie 228^/229^)
31°Stormo B.M (Bombardamento Marittimo) Cant-Z 506B Elmas con il 93°Gruppo (Squadriglie 196^/197^) e il 94°Gruppo (Squadriglie 198^/199^)
6°Stormo C.T. FIAT CR 32/42 Monserrato (Squadriglie 153^/154^ a Monserrato / 155^ ad Alghero)
19°Gruppo di assalto Breda Ba 88 (Squadriglie 100^/101^/102^) Alghero
85°Gruppo R.M. CZ 501/506 Elmas (Squadriglie 146^/183/188^) Elmas
5^Sezione R.M. Olbia 199^Squadriglia R.M. Santa Giusta (OR)
124^Squadriglia O.A. Ro 37 Elmas 613^Squadriglia Soccorso S.66 Elmas
Oltre agli aeroporti sopramenzionati esistevano campi di manovra a Chilivani / Borore / Olbia Venafiorita / Sa Zeppera / Milis / Monserrato e alcuni aeroporti di manovra occulti a Baddi Trifida e a S.Gavino.
13 giugno 1940 – Azione n° 2 contro obbiettivi francesi.
Il 13 giugno 1940 cinque sparvieri condotti dal comandante dell’8° Stormo, il Colonnello Ferrante, sardo di La Maddalena, decollavano dall’Aeroporto di Villacidro Trunconi per bombardare il porto di Biserta, definita una pistola puntata contro l’Italia.
Biserta, ultima città dell’Africa, la più a nord a soli 250 Km. dall’Italia, era un porto strategico, dove aveva la sede un’importante base navale francese.
I Fenici intorno al 1000 a.c. vi costruirono un piccolo porto, che nel 1881 diventò una grande base militare destinata a svolgere un ruolo di rilievo nelle due guerre mondiali. La città infatti è sempre stata considerata come una rocca strategica, grazie alla sua vicinanza all’Europa e alla sua rada naturale (il lago di Biserta), dove le navi erano ben al sicuro..
16 giugno 1940 La reazione francese
Alle 17.30 del 16 giugno l’aeroporto di Elmas subì il primo attacco aereo, sferrato da sei Gleen Martin 167 francesi, di produzione americana, partiti dalla base di Youk les Bains in Algeria. Grazie al fatto che buona parte delle bombe risultarono in definitiva innocue, in quanto caddero nel vicino stagno di Santa Gilla, i danni riportati non furono ingenti. Furono colpiti un aviorimessa in ferro, con all’interno alcuni idrovolanti, una postazione contraerea, dove diversi aviatori furono uccisi,
Furono incendiati sette ricognitori Cant Z 506 e danneggiato un bombardiere S 79 parcheggiato ai margini del campo.
19 giugno 1940.
11 S 79, sempre agli ordini del Colonnello Ferrante, decollavano dall’aeroporto di Villacidro per bombardare l’aeroporto di Campo d’Oro nei pressi di Ajaccio e l’aeroporto di manovra di Calvi.
24 giugno 1940.
Al mattino dieci bombardieri francesi Douglas DB 7 decollati dalla Tunisia attaccarono Cagliari, sganciando ordigni in varie parti della città. Alle 19:15 dello stesso giorno a Villa Incisa sulla via Cassia all’Olgiata in Roma, su richiesta francese, dopo appena 14 giorni di guerra, Il generale Charles Huntziger e il maresciallo Pietro Badoglio firmarono un armistizio. Cessarono in tal modo le operazioni belliche contro la Francia e pertanto qualsiasi attività bellica dell’8° Stormo veniva rivolta contro la flotta inglese che partendo dallo Stretto di Gibilterra, andava a rifornire i porti dell’isola di Malta e di Alessandria d’Egitto, spadroneggiando nel Mar Mediterraneo Occidentale.