di ELENA MONTANI TOCCO
Alsazia, Lautenbach: un piccolo villaggio placidamente adagiato sulle propaggini meridionali della catena dei monti Vosgi, fra Mulhouse e Colmar. Un’atmosfera tranquilla, forse anche un po’ sonnolenta che però all’improvviso si anima per la Festa di Pentecoste perché, da trentacinque anni a questa parte, in quella ricorrenza il paese ospita il Festival Internazionale di musica e danze tradizionali popolari che vi fa affluire a frotte musicisti ed appassionati di questo genere di balli da tutti gli angoli d’Europa.
Sul sagrato della collegiata di St. Michel, sotto il portico della chiesa, nei cortili, nei giardini delle case, nelle osterie, ovunque si incontrano musicisti che suonano gli strumenti più vari: organetti e fisarmoniche, cornamuse e zampogne, la tradizionale ghironda, flauti, clarinetti, tamburi e tamburelli di ogni genere. Tutti suonano con la meravigliosa capacità di accordarsi all’istante gli uni agli altri e dar vita a concertini improvvisati, seguiti ed accompagnati dal battito dei piedi sul selciato o delle mani di chi non possiede uno strumento. Nel frattempo, nel salone della vecchia stazione ferroviaria e sotto due grandi tendoni allestiti per l’occasione si susseguono gruppi musicali provenienti da varie regioni di Francia, dalle vicine Svizzera e Germania, dall’Irlanda, dall’Italia, dai paesi scandinavi. Ciascun gruppo intona le musiche dei balli tradizionali del suo popolo e i presenti, chi più bravo e chi meno bravo, tutti ballano con grande entusiasmo.
Ines Sau, che da tempo tiene un seguitissimo corso di danze tradizionali sarde presso il Circolo Culturale A.M.I.S. “Emilio Lussu” di Cinisello Balsamo, già da qualche anno viene invitata al Festival al quale partecipa insieme a musicisti della nostra Isola e quest’anno hanno voluto accompagnarla anche alcuni allievi del suo corso di ballo. Alla Sardegna sono state riservate due sessioni: una nel pomeriggio di sabato 8 ed una il pomeriggio di domenica 9 giugno, entrambe affollatissime. Paragonata ai più compassati balli nordici, la musica vivace ed “energizzante” seguita all’organetto dalla brava e giovanissima Valentina Chirra, accompagnata dalla voce calda e potente dell’ancor più giovane Luigi Ladu, ha coinvolto tutti i partecipanti che, dopo qualche breve istruzione impartita da Ines, hanno rapidamente iniziato a muoversi al ritmo di su ballu tundu, su dillu, su passu torrau e su ballu ‘e Teti, manifestando il loro entusiastico apprezzamento con un fragoroso applauso alla fine di ogni brano musicale. Ed a conclusione di ogni sessione in molti hanno chiesto dove e quando, in Sardegna, avrebbero potuto partecipare a feste di pizza in cui ascoltare ancora quella musica così bella e coinvolgente e ballare quei balli. Decisamente una straordinaria vetrina internazionale per la nostra cultura musicale, il nostro folklore ed il turismo nella nostra Isola.
Bellissimo articolo. Grazie e Ines Sau che, con il suo entusiasmo, coinvolge ballerini e bravissimi musicisti e li ha fatti conoscere a Lautenbach. Un vero successo!😊