di DARIO DESSI'
Dotato, inizialmente, di una pista in terra battuta lunga 700 m, l‘aeroporto militare d’Alghero fu inaugurato nel mese di marzo del 1938 in una zona della Nurra denominata Sa Segada. Mussolini aveva dichiarato che l’Italia poteva fare a meno di portaerei, in quanto la Sardegna, per la sua felice posizione al centro del Mar Mediterraneo, avrebbe potuto sostituire, egregiamente questo tipo di nave. Sorgeva a quel punto l’esigenza di costruire piste di decollo e di atterraggio nell’isola sarda e naturalmente di renderle funzionanti per l’attività operativa di reparti di volo, quantitativamente e qualitativamente adeguati alle future esigenze belliche con in previsione l’assegnazione di personale ben selezionato e ben addestrato.
In Sardegna, oltre ad Alghero ed Elmas, aeroporto moderno e ben attrezzato, che disponeva anche di un ottimo idroscalo, esistevano un aeroporto a Monserrato, limitato ai soli velivoli da caccia, un idroscalo a Olbia, dotato di attrezzature scarse e inadeguate e un idroscalo, attrezzato per attività belliche, nello stagno di Santa Giusta ad Oristano. Poco prima che l’Italia entrasse in guerra a fianco della Germania, furono allestiti altri campi di aviazione a Capoterra, denominato Maria Luisa, a Milis, a Case Zeppere, vicino ad Oristano, a Borore e a Olbia Vena Fiorita e quindi, in fretta e furia, due aeroporti di manovra a Decimomannu e a Villacidro. Entrambi questi ultimi aeroporti erano dotati di enormi piste, ricavate da terreni agricoli, che nei mesi estivi erano sempre piene di polvere, sollevata dal vento e dall’ andirivieni degli aerei. Polvere che nei mesi invernali, si tramutava in un fango appiccicoso, tale da rendere alquanto laborioso il decollo dei bombardieri, specialmente quando partivano a pieno carico di bombe o di altro materiale.
Sono trascorsi ottant’anni dalla fondazione di questo aeroporto e pertanto, mercoledì 28 marzo, il Comandante del Distaccamento Aeroportuale dell’Aeronautica Militare di Alghero ha celebrato assieme ad altri Enti e Associazioni l’ottantesimo anniversario della nascita di questo aeroporto, che ancora oggi svolge un ruolo importante nell’attività dell’Aereonautica Militare. Costituisce infatti un punto strategico di passaggio per i velivoli italiani e quelli delle Forze Armate alleate, supporta le operazioni al di fuori dell’Italia della Brigata Sassari e offre strutture idonee all’organizzazione di corsi di sopravvivenza in mare.
Ke meravigliosa.stiria.