di MARCELLO ATZENI
Se le prime edizioni si svolsero esclusivamente ad Asuni, da qualche anno a questa parte, la kermesse è diventata itinerante: Cagliari, Alghero, Sassari, Solarussa e Asuni.
Questo percorso lungo la Sardegna si è dimostrato vincente. Probabilmente il prossimo anno, ci saranno anche altre località toccate da “ Terre di confine”. Splendido il parallelismo tra Cile e Sardegna. Un confronto a distanza tra una nazione devastata dalla dittatura di Augusto Pinochet e un’isola nazione, almeno così la vedono in molti, dove culture profondamente diverse si uniscono.
I silenzi, oppure i suoni della natura, le sofferenze degli indigeni, indiani d’America e indiani di Sardegna, si intrecciano. Grandi scenari in Patagonia, non così immensi, ma grandi comunque anche le finestre che illuminano la seconda isola del Mediterraneo. L’associazione “ SuDisterru”, che ha organizzato la rassegna, sotto la direzione di Marco Antonio Pani, coadiuvato da Enrico Pitzianti, ha scelto cortometraggi e lungometraggi di spessore di registi sardi, quali Sergio Naitza, Bonifacio Angius, Paolo Carboni e Francesca Lixi. Che dire del gemellaggio con il festival de cine de Santa Fe de Antioquia, in Colombia?
La presenza del direttore artistico Alejandro Alzate Giraldo, ha reso ancora più forte un legame visibile non solo sul grande schermo. Le comuni radici latine, che affondano nella cultura ispanica, saranno foriere di successivi contatti. Almeno questa è la speranza. Ben 500 bambini cileni , giunti in Sardegna durante la dittatura di Pinochet e integratisi perfettamente, hanno reso ancora migliore l’incontro-confronto tra due paesi, molto distanti, ma solo geograficamente. “ Terre di confine”, è stata portata avanti con i contributi delle varie amministrazioni comunali, del Consorzio turistico “ Sa perda ‘e iddocca”, presieduto da Sandro Sarai ( sindaco di Asuni nel 2004, all’epoca della prima edizione), dalla Regione Autonoma della Sardegna, dalla Cineteca Sarda, dalla Film commission e con la collaborazione de “ Lo Teatrì di Alghero”, il Mea di Asuni, il Cityplex di Sassari e l’ Accademia delle belle arti “ Mario Sironi”.