di ANNALISA ATZORI e MARINA MADAU
Come ormai tradizione in occasione della Festa della Donna, l’associazione dei Sardi “Sebastiano Satta” di Verona ha organizzato per la sera del 7 marzo un concerto lirico presso la prestigiosa Sala Maffeiana a Verona. Lo spettacolo è stato un grande successo, il pubblico numeroso e soddisfatto. Ha seguito l’opera anche il presidente della 3° Circoscrizione di Verona, Nicolò Zavarise, che si è complimentato con il presidente Salvatore Pau per le manifestazioni che l’associazione riesce sempre a mettere in piedi.
Le arie presentate sono una selezione tratta dall’Opera “ Carmen “ di G. Bizet.
Carmen è interpretata da Cristina Melis,mezzosoprano di origini sarde, diplomata in flauto traverso al conservatorio di Sassari e in canto a quello di Parma. Una vera fortuna aver potuto ascoltare Cristina, di passaggio a Verona sulla via di Kiel, in Germania, dove interpreta Santuzza (al teatro di Kiel mettono in scena Cavalleria Rusticana). Salvo Schiano si esibisce nel ruolo di Don José, Micaëla ha la voce di Marina Madau, Escamillo è interpretato daRiccardo Di Stefano, e poi ancora al flauto Chiara Schiano, al pianoforte il Maestro Emanuele Troga. Presenta la serata Elena Pigozzi.
Elena introduce la serata. Presenta il maestro Troga, soffermandosi sulle qualità particolari che deve avere un pianista che accompagna i cantanti in un concerto lirico.
Nell’ATTO I dopo il Prélude del maestro, Elena presenta Cristina Melis e il personaggio di Carmen. La Melis esegue la versione da concerto di Habanera.
La Pigozzi presenta poi Salvo Schiano e Marina Madau ed i personaggi Don Josè e Micaëla. Marina, a nome del circolo dei sardi, spiega il significato della serata Omaggio alla Donna che è alla sua terza edizione.
Carmen è la “sorella” di Desdemona : entrambe rappresentano il femminicidio. Inoltre Carmen, ammaliatrice, sensuale, libera, è portatrice di valori quali il coraggio di essere se stessi, di rispettare la verità dei propri sentimenti anche davanti alla morte, la libertà di una vita errante a contatto con le montagne selvagge, fuori dalle convenzioni sociali che mette in discussione ( Carmen frequenta i contrabbandieri e spinge il suo amato Don Josè a disertare) e pone la problematica etica dell’amore libero. Inoltre nell’opera esiste un altro personaggio femminile diametralmente opposto : Micaela. Lei cerca di salvare Don Josè dall’incantesimo seduttivo di Carmen, è portatrice del valore della famiglia, degli affetti materni, dei buoni sentimenti e ardisce andare fino al covo di Carmen per riportare a sua madre il figlio smarrito Josè, che da brigadiere dell’esercito è diventato un bandito. Queste due figure opposte e complementari celebrano le straordinarie capacità e qualità di tante donne ed evidenziano quale influsso importante esse abbiano sul comportamento maschile e di conseguenza quale responsabilità educativa.
Elena annuncia i momenti successivi dell’atto primo, con ” José ! Micaëla!” e “Près de remparts de Séville”.
In ATTO II Elena introduce Chanson Bohème, Carmen e presenta Riccardo Di Stefano ed il personaggio di Escamillo. Seguono le arie Couplets, Escamillo, Frasquita/Mercédès, Carmen. Poi ancora“ La fleur que tu m’avais jetée”.
Elena annuncia la flautista Chiara Schiano e il brano a seguire. Immaginiamo un luogo selvaggio in montagna… “ Pour pays tout l’univers, pour loi sa volonté… et …. La liberté…”. La libertà di addormentarsi contemplando il silenzio di una notte stellata.
Siamo all’ATTO III Carmen con coraggio accetta la verità che le carte le predicono del suo destino. Canta Voyons, que j’essaie à mon tour, Air interpretato da Micaëla, e poi Don José-Escamillo con “Je suis Escamillo”.
In ATTO IV un allegro deciso al pianoforte e poi il duetto Escamillo-Carmen, e l’attacco di Escamillo “Si tu m’aimes, Carmen”
A concludere la serata, una poesia di Elena Pigozzi per augurare a tutti una bella notte d’amore che ci inebri col suo sorriso, una notte più dolce del giorno, la vigilia della festa della Donna.