di MARCELLO SORO
Di notevole interesse l’evento organizzato ieri dal Presidente del Gremio Antonio Maria Masia che si è svolto nella sede di via Aldrovandi, dedicato al tema della violenza sulle donne.
Vari gli argomenti trattati tra i quali l’intervista agli autori del libro “Via Poma, oltre la Cassazione”: presenti in sala i coautori, l’Avv. Paolo Loria, il giornalista e documentarista Paolo Cochi ed il criminologo Prof. Francesco Bruno. Interessantissime le loro argomentazioni ed ipotesi su uno dei femminicidi ancora irrisolti che scossero l’opinione pubblica 29 anni fa.
Scioccante e lucida l’esposizione del Prof. Bruno sulle motivazioni che scatenarono la reazione feroce dell’assassino, delineandone una figura molto precisa. L’efferato delitto compiuto sulla giovane Simonetta Cesaroni, una semplice e brava ragazza che si affacciava alla vita, grida ancora oggi giustizia. Numerose le domande fatte ai coautori del libro dall’Avv. Caterina Grillone in qualità di relatrice le cui risposte sono state a volte sconcertanti su come fossero state svolte le indagini dalla Polizia dell’epoca ed anche durante le fasi processuali. Un’affermazione del criminologo Prof. Bruno mi ha colpito particolarmente quando ha accostato la violenza su Simonetta al caso della Santa Maria Goretti violentata ed uccisa nel 1902 a Nettuno.
Successivamente al dibattito sulla violenza di genere la serata è stata arricchita dalle straordinarie note musicali prodotte dagli strumenti, piano ed archi, dell’autorevole trio Arcadia, con un concerto strepitoso dal titolo “La musica delle donne”, guidato magistralmente al piano dall’artista Margherita Sussarellu, con Laura Bianco al violino e Francesco Vignanelli al violoncello creando un cambiamento di emozioni in sala.
La dolcezza di quelle note ha fatto per un po’ dimenticare ai presenti la brutalità dell’uomo quando perde quella componente spirituale che lo eleva sopra la bestialità animalesca emersa nei precedenti interventi, evidenziando la bellezza straordinaria della musica prodotta dal talento delle musiciste.
Successivamente Alessandra Peralta ci ha presentato, in qualità di Autrice, il suo prezioso documentario “Il mio nome è Donna” nel quale si tocca il grave problema della violenza di genere, nel rispetto della serata a cui è dedicato.Purtroppo per sopraggiunti ed imprevedibili problemi tecnici che hanno creato improvvisamente un suono ridondante dai diffusori acustici, peraltro risultati perfettamente funzionanti ad un controllo accurato poco prima dell’inizio dell’evento, la proiezione del documentario è stata rimandata alla prossima occasione.Un momento conviviale offerto dal Gremio ha chiuso questa importante serata ricca di profonde riflessioni sul grave tema trattato.
Grazie infinite per le belle parole di questo articolo.