È stato trovato l’accordo per il latte dopo le proteste dei pastori sardi delle ultime settimane. 74 centesimi al litro, con conguaglio a novembre, ciò che è stato stabilito al tavolo di lavoro tra rappresentanti dei pastori, aziende di trasformazione, i rappresentanti del governo, Regione Sardegna e associazioni di categoria.
A convocare il
confronto che si è tenuto in Prefettura era stato il prefetto di Sassari
Giuseppe Marani. Quanto al conguaglio di novembre, varierà in base al prezzo di
mercato del pecorino romano.
L’intesa è stata dunque trovata dopo settimane di trattative, a 2 centesimi in
più rispetto alla proposta formulata a febbraio dal Governo e non troppo
lontano dalla controproposta avanzata dai produttori qualche giorno più tardi
di 80 centesimi. Che l’accordo fosse vicino, lo si era inteso già la scorsa
settimana, dopo la firma, davanti al prefetto di Sassari, di un documento che
impegnava le parti a non scendere più sotto la soglia proposta dall’Esecutivo.
Attualmente il prezzo del latte ovino si aggira intorno ai 60 centesimi al
litro. Una boccata d’ossigeno dopo le proteste, anche violente e fuori luogo, e
le trattative che – in maniera più o meno ufficiale – proseguivano ormai da
settimane. Una buona notizia in più per tutto il mondo dell’agricoltura dopo il decreto
ad hoc emanato dal Consiglio dei Ministri che riguarda Xylella, latte ovino e
gelate eccezionali.