La Furia
è sentimento, reazione, impeto. È passione, è ostinazione pericolosa ma per
alcuni è una scelta di vita. Una scelta rappresentata ed incarnata dalla scena
hip hop e rap romana, da celebrità, da motociclisti, tatuatori.
Contemporary Cluster attraverso le fotografie di Paolo Cenciarelli, manifesto
di una veemente controcultura, rende omaggio ai “padri”, a coloro che hanno
scelto di vivere in maniera furiosa e che sono anima di questa città, coloro
che si sono sacrificati ed hanno raccontato Roma.
Le fotografie sono presentate per la prima volta negli spazi espositivi di
Contemporary Cluster e raccolte all’interno del dissacrante libro “Vangelo”,
edito da Drago.
“Questo sì che ‘n quadro vero. Fatto de vita. Fatto de morte.” è la citazione
di un famoso film che descrive la Roma degradata e controversa degli anni ‘80,
la Roma di periferia, la Roma che Caligari ha raccontato con grande realismo e
crudezza. La stessa Roma, Mamma Roma e la stessa modalità narratva, che
ritroviamo nelle fotografie di Cenciarelli. Città eterna, santa, sempre uguale
ma sempre diversa, popolata da nobili squattrinati e ricchi spacciatori,
periferie senza nome e ruderi di una vecchia e mai dimenticata opulenza.
Presenti all’interno del ciclo espositivo Furia sono anche le fotografie ed il video di Simona Muzzeddu.
“Borderline Psychotic Activity” : Il racconto amaro del disagio fisico e psicologico di un uomo intrappolato in una camicia di forza, vittima della sua mente inesorabile. Attraverso l’esperienza vissuta in passato con la malattia del padre ed avendo conosciuto ed osservato diverse realtà dove le problematiche neurologiche erano evidenti, Simona Muzzeddu ha scelto di raccontare la Furia di un uomo che ha perso la razionalità, il proprio carattere, e a cui non resta che soccombere. Ambientazioni drammatiche come la storia stessa che viene narrata; la scenografia scelta dall’artista è, infatti, proprio un ex manicomio, un luogo dimentico ed abbandonato al tempo impietoso. Furia del tempo e Furia di un uomo costretto a vivere un incubo.
Una parte del progetto prevede una video che sarà proiettato nel sotterraneo del Contemporary Cluster, il CAVE.