I TOPONIMI SARDI: ALLA SCOPERTA DEI NOMI PIU’ STRANI

di MARCO SCARAMELLA

Anche se la toponomastica, a prima vista, non sembra essere una materia troppo emozionante,in alcuni casi può riservare delle sorprese, come testimoniano i nomi di alcuni comuni sparsi per tutto il territorio italiano: Altolà (in Emilia Romagna),Strangolagalli (nel Lazio) e Fiume latte (in Lombardia) sono solo alcuni dei paesi italiani con i nomi più strani. La cosa interessante è che i nomi dei luoghi, nascondono dietro di sé le testimonianze di vicende storiche, o legate al territorio. Chissà quale stravagante storia si cela dietro al paese di Belsedere (in Toscana)! Ovviamente la Sardegna non è da meno, essendo ricca di toponimi particolari ed evocativi, che nascondono espressioni antiche ed affascinanti. Grazie agli studi del professor Massimo Pittau, dell’Università di Sassari, è stato possibile scoprirne il significato. Ecco alcuni curiosi esempi.

Barumini è un comune nella provincia del Sud Sardegna,famoso per l’importante sito di Su Nuraxi. È probabile che questo toponimo derivi dall’aggettivo greco “barumenis”,che significa collerico,vendicativo. Queste caratteristiche, identificavano la dea venerata nel tempio di Su Nuraxi a tal punto da esserne diventate il nome. Il culto di Barumenis si è, probabilmente, protratto fino all’avvento del cristianesimo.

Esiste una fontana a Sorso, capace di far diventare pazzo chiunque ne beva l’acqua. La fontana della Billellera. Questa leggenda, da sempre fonte di goliardico sfottò verso i sorsesi, deriverebbe dalla presenza della pianta dell’elleboro,presso la fontana. Questa pianta, che secondo le antiche credenze era capace di causare la pazzia, avrebbe contaminato le acque. Un’altra spiegazione del toponimo invece deriverebbe dall’espressione sorsese “l’eba di l’ellara”, ovvero fonte dell’edera, pianta anch’essa presente nei pressi della fontana.

Bonaria è il santuario di Cagliari dedicato alla Madonna. A quanto pare, il significato che siamo abituati ad attribuirgli (buona aria), sarebbe errato. Pare che l’antica denominazione del luogo fosse “Bagnaria”,appellativo di origine pisana e derivante dal latino “balnearia”, che si riferiva alla presenza di bagni pubblici. Nella zona, infatti, sono stati rinvenuti i resti di antiche terme romane.

Tornando nel territorio sassarese, un altro toponimo che attira l’attenzione è Buddi Buddi, quella zona dove passa la strada che collega Sassari a Platamona. Il suo significato, sicuramente sconosciuto ai più giovani, significa bollisci bollisci e si riferisce alla presenza, in tempi antichi, di numerose fonti di acqua calda, che sgorgavano in abbondanza nella zona.

Un comune dal nome insolito è sicuramente Lunamatrona, in provincia del Sud Sardegna. Si tratta di un nome composto, derivante dal latino e traducibile come “Luna signora”o “padrona”. Questo fa pensare che, probabilmente, il villaggio fosse anticamente dedicato alla luna.

Il Monte Doglia si trova nei pressi di Alghero e domina sull’aeroporto di Fertilia. Ma come mai si chiama così? Forse perché è faticoso raggiungerne la cima? O forse perché in tempi antichi vi si recavano le donne per partorire? Niente di tutto questo. Il nome probabilmente deriva dallo spagnolo o dal catalano “Mont d’olla”,dove “olla” significa pentola o pignatta. Quindi, il nome del monte si riferisce alla sua forma che sembra una pentola a testa in giù.

Un altro toponimo curioso è Mores, paese in provincia di Sassari, che per assonanza, può richiamare alla mente significati lontani da quello reale. È probabile che derivi dal latino “Amores” che significa Amorini, personificazioni del Dio Amore informa di fanciulli alati e muniti di arco e frecce, tipici dell’epoca greca e romana, e legati a Venere. La zona di Mores era fortemente frequentata dai coloni romani che, sicuramente, hanno eretto un tempio in loro onore.

Molentargius è lo stagno che si trova tra Cagliari e Quartu. Letteralmente significa “i conduttori di asini”.Questo nome deriva dal fatto che, anticamente, questa zona era trafficata da molti conduttori di asini che usavano questi animali per il trasporto del sale estratto dalle vicine saline.

Queste sono solo alcune delle curiosità che nasconde la Sardegna, a dimostrazione che vale sempre la pena immergersi alla scoperta della nostra terra.

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