La Sardegna conquista New York e lavora per esportare nel mondo non solo le sue produzioni musicali ma anche tradizioni, arte, prodotti e il suo splendido paesaggio. La trasferta dell’assessore della Programmazione Raffaele Paci, per presiedere alla intensa tre giorni dedicata all’isola con la messa in scena delle produzioni del Teatro Lirico di Cagliari all’interno di un progetto di internazionalizzazione finanziato dalla Regione e fortemente sostenuto dal sovrintendente Claudio Orazi, è stata infatti l’occasione per avviare nuovi rapporti istituzionali e contatti con possibili investitori. Il progetto punta infatti all’internazionalizzazione e all’innovazione delle produzioni ma anche alla valorizzazione turistico-culturale degli attrattori territoriali della Sardegna. Durante la missione negli Stati Uniti Paci, che ha aperto il simposio su Lorenzo Da Ponte alla Columbia University, ha anche incontrato il Circolo dei sardi e il console generale italiano a New York. “Sono state giornate intense e molto importanti, che hanno visto la Sardegna protagonista in un importante contesto internazionale”, dice l’assessore Paci. “Abbiamo iniziato a presentarci con un convegno alla Columbia University, proseguito con l’allestimento di un’opera replicata dopo due giorni e con un concerto nella antica Cattedrale di St. Patrick. Ci siamo presentati attraverso la musica ma abbiamo anche raccontato che cosa è la Sardegna, quanto può offrire, e perché consideriamo vantaggioso investire nella nostra isola. Il progetto che abbiamo finanziato ha infatti un doppio obiettivo: favorire la sinergia fra le realtà artistiche della Sardegna – per creare un circuito regionale, rafforzare le produzioni e intensificare le collaborazioni internazionali, utilizzando al meglio questo canale per far conoscere la nostra regione e dunque supportare una forte politica di attrazione turistica. Le collaborazioni internazionali sono fondamentali per far uscire dai confini regionali e nazionali le nostre produzioni e i nostri prodotti”, conclude Paci.
Il supporto della Regione alla innovazione e alle nuove produzioni del Teatro Lirico ha permesso di innalzare di 1,7 milioni rispetto all’anno scorso (quando era già in crescita di 700mila euro) il contributo del Fus (Fondo unico dello spettacolo dedicato alle fondazioni lirico-sinfoniche). “Al Lirico di Cagliari dallo Stato vanno dunque 9milioni e 700mila euro, cifra che gli permette di piazzarsi subito dopo l’Arena di Verona e prima di teatri storici come Trieste, Bologna, Bari e Genova. Risultato importante, che vogliamo consolidare e sempre più migliorare nel tempo”, sottolinea Paci.
Tanta emozione, storie di vita vissuta col cuore sempre oltre Oceano, abbracci, lacrime. È stato un incontro molto intenso quello organizzato nel New Jersey dal Circolo Shardana degli emigrati sardi di New York. “Sono felice di essere qui, e di portare a voi la nostra bandiera, che ci unisce e sventola ad ogni occasione in ogni angolo della terra: voi siete i testimoni della nostra cultura, delle tradizioni, della nostra identità in tutti i suoi aspetti”, ha detto Paci.
“Sono qui oggi a rappresentare e presentare la Sardegna”, ha detto il vicepresidente della Regione aprendo i lavori del convegno organizzato dalla Italian Academy nella prestigiosa Columbia University. “Una terra straordinaria, una delle tre blue zone del mondo, l’isola dei centenari che vogliamo farvi conoscere e invitarvi a visitare. Perciò la Regione sostiene e finanzia con assoluta convinzione l’operazione di internazionalizzazione del Teatro Lirico di Cagliari, che è la più grande impresa creativa della Sardegna: la cultura è uno straordinario veicolo, un linguaggio universale attraverso cui supportare una forte politica di attrazione turistica”.
E il linguaggio universale della cultura è andato in scena con tutto il suo fascino prorompente nella Low Memorial Library della Columbia University, con l’Ape musicale di Da Ponte del Teatro Lirico di Cagliari, anche in replica. Non solo: per l’occasione, la Regione ha organizzato una esposizione e degustazione dei suoi prodotti tipici, una mostra di abiti made in Sardinia e la messa in onda di spot promozionali subito dopo l’opera. E questa è stata l’occasione per l’assessore Paci di avviare una serie di contatti con possibili investitori nell’isola. “Dobbiamo far conoscere la nostra isola, in questo caso in una sede importante come la Columbia University, e attirare imprenditori e turisti. Solo così la Sardegna può crescere e migliorare la sua economia, per dare anche ai nostri ragazzi più occasioni di lavoro e speranza per il futuro: e con questo obiettivo lavoriamo con grande impegno e determinazione”, ha assicurato.
Il vicepresidente Paci ha incontrato in visita istituzionale il console generale italiano a New York, Francesco Genuardi, nella sede del Consolato. La Sardegna, le sue prospettive, le possibili future iniziative negli Stati Uniti (probabilmente imminenti) e quelle già realizzate, sono stati gli argomenti affrontati.
Infine, diventerà un documentario di Martin Scorsese il Concerto di beneficenza nella Basilica of St. Patrick’sOldCathedral, la prima chiesa cattolica riconosciuta a New York. Anche questo concerto ha visto protagonisti l’orchestra e il Coro del Teatro Lirico di Cagliari, ed è stato organizzato con la Regione all’interno dei progetti di internazionalizzazione per promuovere la Sardegna e le sue produzioni all’estero. Il famosissimo regista Martin Scorsese ha frequentato a lungo da bambino St. Patrick’sOldCathedral, abitando a pochi isolati di distanza. Saputo del concerto, che ha avuto grande partecipazione, ha deciso di girare un documentario, che porterà il nome della Sardegna alla ribalta mondiale: per tutta la serata, le sue troupe hanno effettuato riprese.
Caro direttore,
sono un emigrato sardo come tanti di questa martoriata isola vanto di un vero popolo. Qualche anno fa avevo già scritto degli articoli sulla vostra testata che seguo con vivo interesse da anni. Volevo segnalarle l’uscita del mio ultimo libro” LegAmi” Paolo Tolu – Book Sprint.
A Jaiu,
Come nipote dell’autore posso solo dire di essere onorato di avere in parte contribuito alla stesura del romanzo. La storia riflette sulla società degli anni 50′ e quella di oggi, dagli spunti comici a quelli infine fiabeschi. Mio nonno quand’ero piccolo mi portava in giro per farmi giocare e, quasi sempre, per farmi contento, si inventava ogni sorta do orpello raccontandomi la storia inaudita di Robertino. Un fratellino, nel mio immaginario, desiderato sin dalla mia tenera infanzia. Ogni volta che rientravamo dalla cascina Pasquèe di Bernate, mio nonno mi raccontava le marachelle di Robertino facendomi morire dal ridere. Amava raccontarmi di questo fratellino immaginario che ne combinava di tutti i colori e del come si comportasse in casa in modo buffo e disordinato. Come dire, un passatempo molto divertente per un bambino come me. All’inizio dell’estate del 2017, dopo tanti anni che non menzionavamo più la storia di Robertino io e mio nonno rievocando questo divertente personaggio abbiamo deciso di argomentarlo in un libro, focalizzando soprattutto una storia inedita su di me, aggiungendo alla trama del mio essere figlio unico e il mio profondo desiderio di averlo come fratellino. Nella storia, a tratti, assai misteriosa, sono coinvolti quasi tutti i personaggi della nostra famiglia. I nobili pensieri reggono l’architettura del libro e il pregio di questa incredibile storia; la gioia, tra una gaffe e l’altra, è fortemente intrisa di malinconia dove prevale l’amore per la mia famiglia e per la natura. Sono messe in risalto diverse buone azioni delle quali alcune inventate, altre, a dire il vero, più realistiche. Il mio modesto parere di studente ancora in erba, essendo la prima volta che mi cimento un un un testo così impegnativo come un libro, questo mio comune sforzo mi appaga. Ringrazio di cuore mio nonno di avermi dato questa grande opportunità nell’essere stato scelto in questo fantastico racconto autobiografico come protagonista. Il desiderio che ne deriva nel mio animo è sempre come il lento mormorio delle onde marine, la vecchia casa dei pescatori, le ali bagnate infine della mia infanzia una vera lezione di vita.
Marco Tolu
Ispra Li.29.10.2018
tel.347/4676099
mail tolupaolo1@gmail.com
Grazie di cuore per aver pubblicato il mio articolo sull’uscita del il
Ultimo libro LegAmi . Paolo Tolu