di GIAN PIERO PINNA
La manifestazione, sarà ospitata nell’ex Centrale Elettrica, in via De Gasperi ad Ozieri, dove il 20 dicembre scorso, è stata inaugurata la pinacoteca cittadina “Giuseppe Altana”, con l’esposizione di una selezione di circa 70 opere dell’imponente collezione d’arte del Comune. Si tratta di un nucleo di opere pittoriche e scultoree selezionate ed allestite da Mario Lai e Michele Calaresu, molte delle quali sono il frutto di diverse donazioni effettuate negli ultimi anni da alcune persone legate affettivamente ad Ozieri. Tra le opere esposte, molte sono di artisti noti a livello internazionale, come Battaglia, Ceccobelli, Cotani, Di Stasio, Galliani, Panzino, Passa, Pinelli, Pizzi Cannella, Ricci, Tacchi e Lai, e di tanti altri.
La ex centrale elettrica, recentemente restaurata, rappresenta uno dei più importanti esempi di archeologia industriale della Sardegna, dove funzionò la prima centrale elettrica operante in Sardegna. In seguito fu adibita anche a pastificio e al suo interno, sono conservati alcuni macchinari che testimoniano la sua storia.
E proprio in questo storico edificio, dal 12 al 14 ottobre 2018, verrà ospitata la terza Edizione del Festival “Terra. Il luogo del nostro abitare 2018”, Festival delle Arti liberali e della Scienza, che da questa edizione diventerà itinerante, portando le sue giornate dedicate alla scienza, alla cultura in tutte le sue espressioni liberali,
nelle diverse città della Sardegna e non solo. L’evento, presenta una proposta di vita per il nostro geo sistema, in cui gli equilibri trasparenti del nostro vivere, sono il punto di partenza della Natura.
Il progetto sociale ed ecologico della Fondazione, propone una visione basata sulle sinergie sociali e il dialogo con l’ambiente, il territorio e le sue realtà autoctone.
L’obiettivo della Fondazione Daga, è quello di promuovere anche la cultura del dialogo nel consorzio umano delle genti, attraverso l’informazione sulle neuro diversità, come l’autismo, nei suoi suoi aspetti sociali e scientifici.
Un attenzione particolare verrà dedicata anche alla demenza, indicata come realtà da conoscere, approfondire e come una modalità diversa di vita, nei suoi diversi gradi.
Per la Sindrome di Asperger, si auspica una proposta trasparente ed efficace atta all’integrazione nel mondo dello studio, del lavoro e della culturale delle persone affette da quella sindrome.
“Perché un Festival? – spiega il dirigente e fondatore dell’organizzazione –
Il Festival è l’ambiente da noi considerato tra i più belli ed efficaci per favorire l’informazione e l’interazione sociale della intera comunità.
Le Arti liberali e la Scienza offrono opportunità di coesione e di crescita culturale d’incontro suscitando conseguente sensibilità alla nostra partecipata collaborazione con le realtà del territorio.
Il Festival, avrà il patrocinio gratuito del Comune e degli assessorati ai Servizi Sociali e della Cultura della Città di Ozieri.
Questi i Poeti partecipanti alla giornata inaugurale: Tetta Becciu, Minnia Pani, Antonella La Frazia, Maria Giuliana Campanelli, Marikó Corona, Elettra Vidili, Antonio Rossi, Ruxandra Rossi, Salvatore Pintore, Francesca Petrucci, Maya Cau, Marella Giovanelli, Giuseppina Carta, Monica Orrù, Lilli Sanna, Maria Giovanna Lai, Fulvia Tolu, Uccio Spanu, Gianni Manca, Piero Marongiu, Luciano Corona, Gavino Puggioni, Giovanni Andrea Negrotti, Bruno M. Daga, Stefano Flore.
Ci sarà anche la partecipazione speciale di Cristina Ricci. Attrice, Presidente dell’Associazione ACIT Italo Tedesca di Olbia.
A conclusione del Festival, il 14 ottobre alle ore 9,30, ci sarà l’incontro con l’autrice Maria Giuliana Campanelli, che presenterà la sua ultima raccolta di poesie “Funamboli tra realtà e sogno”, edito da Kimerih Srl di Patti in provincia di Messina. Dialogheranno con l’autrice Bruno Daga e Gavino Puggioni, mentre la lettura di alcune poesie, sono state affidate alla poetessa Giuseppina Carta.
A Maria Giuliana Campanelli, abbiamo chiesto cosa rappresenti per lei la poesia?
– Per me la poesia è un dialogo intimo che da voce a sentimenti ed emozioni che altrimenti resterebbero inespressi, è come andare al nocciolo a volte gioendo e a volte scarnificandosi.
Come ti vengono le ispirazioni?
– Ma tutto può essere fonte di ispirazione, quello che vedi, che senti, che provi, come ricordi, situazioni contingenti, cose che ti feriscono, che ti fanno gioire, problemi che toccano il prossimo o la natura. Tutto quello che affronti e lo confronti con la tua sensibilità, può farsi poesia.
Cosa ti aspetti dalla manifestazione di Ozieri?
– Ozieri è il luogo dove si svolge il concorso più prestigioso della poesia sarda ed esserci, è di per se un onore. Presentare la mia nuova raccolta di poesie Funamboli tra realtà e sogno, in un contesto come la pinacoteca di Ozieri, è un vero privilegio e di questo ringrazio di cuore la Fondazione Daga, nella persona del Presidente Bruno M. Daga, che ha voluto e supportato il mio evento.
Hai ricevuto dei riconoscimenti importanti e da chi?
Nel 2014 ho ricevuto il primo premio per la poesia nel Concorso internazionale città di Oristano e quest’anno una mia poesia è stata inserita nell’antologia del premio Cumano Quasimodo. Prima di questa raccolta ho pubblicato Pensieri in Controluce con la casa editrice Pagine e un’antologia, sempre con la stessa casa editrice.
Da quanti anni scrivi poesie?
– Scrivo poesie da tanto tempo, diciamo da Ada Negri in poi. Con l’adolescenza, l’amore per i grandi autori, mi ha resa più assidua anche nello scrivere.