di GIOVANNI SALIS
Liberamente ispirato al racconto “L’uomo che piantava gli alberi” di Jean Giorno
Mercoledì 3 ottobre alle ore 19 il trailer del suggestivo e forse unico progetto audiovisivo cinematografico e ambientale indipendente, “the man of trees” – scritto e diretto da Tore Manca per la produzione Associazione culturale Mater-ia – liberamente ispirato al famoso racconto di Jean Giono “L’uomo che piantava gli alberi”, sarà presentato a pubblico e addetti ai lavori negli spazi del Circolo Culturale Il Vecchio Mulino, in via Frigaglia 5.
L’incontro sarà anche l’occasione per lanciare la campagna di raccolta fondi crowdfunding “produzionidalbasso”, un contributo al percorso di sensibilizzazione sulle tematiche ambientali ed ecologiste intrapreso sull’Isola dallo scorso anno – quando sono iniziate le riprese – per risvegliare l’amore per la natura maltrattata e abusata, attraverso l’uso della video-arte, della danza e del cinema sperimentale.
Interverranno Tore Manca, regista, sceneggiatore e produttore dell’opera; Daniela Tamponi, produttrice, coreografa e attrice; Giovanni Salis, co-produttore, attore e delegato alla Cultura del Comune di Ploaghe; Bruno Petretto, attore. Del cast fa parte anche la giovane attrice e danzatrice Matilda Deidda.
La voce narrante è di Alessandro Pala Griesche.
La colonna sonora è a cura della violoncellista italo-brasiliana Daniela Savoldi, della cantante Dalila Kayros, della pianista di origine armena Irma Toudjian e del musicista elettronico Arnaldo Pontis.
“the man of trees” è patrocinato dai Comuni di Sassari, Ploaghe, Tempio, Luras, Ossi, Scano di Montiferro, Giave, Neoneli, e dalla Provincia di Sassari, e gode del sostegno della Fondazione Banco di Sardegna.
Al progetto hanno aderito le associazioni Wwf, Molineddu, Moviment’Arti, Lips Cult, Amerindia Cinema.
Per contatti e informazioni: mater-ia@tiscali.it.
Sinossi:
Jean ha un legame cosmico e viscerale con la natura, il richiamo ad essa come fonte della vita.
Il suo è un gesto d’amore verso la natura sfruttata, violentata e inaridita dall’uomo “civilizzato”; è a lei che il protagonista dedica un intera esistenza con umiltà e trasporto.
Consumismo, comodità e materialismo spengono l’amore per la vita sostituendolo come merce di scambio.
La nostra condizione umana è senza speranza, siamo diventati incapaci di comunicare in modo diretto, di manifestare liberamente le nostre emozioni, non abbiamo altro da fare che attendere la morte nella brama del benessere. Jean no: Jean, guidato dalla sua musa ispiratrice, senza egoismo e aspettative, pianta semi di Quercia, ghiande, alberi… dove prima non c’era nulla, solo per amore.