di MARCELLO ATZENI
“ A giogai in sa ia”: ovvero, andiamo a giocare in strada. Questo avverrà il 28 e il 29 luglio a Sardara. Prima, tutti quanti, andavano a divertirsi nella strada di fronte casa propria, assieme ai fratelli e ai vicini. Poi questa splendida meravigliosa usanza si è perduta. I bambini giocano in ludoteca, in palestra, in piscina, in casa al pc, con la playstation . Per due giorni si tornerà all’antico. Bandita l’elettronica, banditi gli spazi chiusi. Libero sfogo ai giochi all’aria aperta. Sabato 28 luglio alle 21,30 in pratza de Sant’ Anastasìa”, verranno messi in mostra oltre 100 giocattoli tradizionali che verranno usati per raccontare come si svolgeva la vita nella comunità sardarese. Non solo i bambini di oggi, ma anche quelli di ieri, potranno adoperare i vari giocattoli. Cavallini di canna, fucilini, trampoli, bambole ecc, che stimoleranno i partecipanti.
“ Il giocattolo non viene visto come oggetto vintage di una cultura di tempo e di un tempo oramai passati- Agostino Piano, operatore culturale – ma come oggetto vivo che porti i bambini a compiere un atto “rivoluzionario”, com’è quello di realizzare una comunità dove i bambini stessi siano parte attiva e non reclusi in celle d’oro per giocare con giocattoli “industriali”, quindi: “ a giogai in sa ia!”.
Domenica 29 luglio alle 18, pratza de Mercau, meno importanza al giocattolo e più ai giochi collettivi, per agevolare l’incontro intergenerazionale. Le squadre saranno formate da adulti e bambini.
Si giocherà a birillas, spacamundu e/o pincaneddu, ma anche bicus, gioco dell’elastico.
Le emozioni ludiche di un tempo, saranno travasate da mani antiche a mani giovani. La cultura d’un tempo non deve andare perduta, ma rispolverata per ricreare l’armonia perduta, che con fatica stiamo cercando di rianimare.
Organizza “ La sorgente 2000” con il patrocinio dell’amministrazione comunale di Sardara.
