evento segnalato da PAOLO PULINA
evento segnalato da PAOLO PULINA
La pubblicazione, esistente sin dal 1997, informa con regolarità di uscita e con ampiezza di contenuti sulle attività dei circoli degli emigrati sardi sia dell’Italia continentale sia dei Paesi europei ed extraeuropei. Si è avvalsa e intende avvalersi sempre più della collaborazione attiva di tutti coloro che credono nella necessità di documentare, a vantaggio degli altri sardi (residenti nell’isola o fuori di essa), le iniziative dei circoli degli emigrati operanti nella Penisola e all’estero.
Autore del libro “Sardegna, nel cuore” (“Sardaigne au coeur”, Premio Sardegna di giornalismo 1976) e traduttore francese di scrittori sardi quali Francesco Masala, Sergio Atzeni, Salvatore Niffoi, Bachisio Zizi… nonché Editore della rivista via e-mail “La Revue Sarde”, vorrei anche io ricordare Manlio Brigaglia. Lo ho conosciuto dal mio primio viaggio in Sardegna, cioè nel 1975: allora conoscevo nessuno nell’ isola pero il suo nome era abbastanza diffusa nel ambito intellettuale e cosi lo incontrai piu volte al caffé Mokador piazza Italia o alla libreria Dessi per una chiaccheratina… Viggiatore ignoto e senza raccomandazione mi sentivo allora quasi come a casa! Quindi ho avuto piu volte occasioni di lavorare con lui sopratutto nel settore dell’edizione (Della Torre, Gallizzi con l’aiuto dell’amica Susy Lella); è stato uno protagonista della transmissione radiofonica sulla Sardegna prodotta da me e Françoise Estèbe per la rete France-Culture nel 1983, e cosi l’uditore francese ha potuto apprezzare la sua brillante intelligenza e ironia sottolineata da una voce molto sorvegliata… Quindi ha sempre detto presente quando lo consultavo per qualche lavoro sulla Sardegna. Ultimamente ha approvato il mio impegno nella traduzione (in corso) della sua antologia “Il meglio della grande poesia in lingua sarda”, che risale come il mio primio viaggio al 1975 ! Meglio tardi…
Manlio Brigaglia era per me la seducente figura (lo scrivo in lingua mia) “du brillant intellectuel sarde”.
Claude SCHMITT