Al suo nome si associa il titolo di “Regina del Mercato”: lei è Alessandra Addari, giornalista che oramai da 18 anni in Sardegna conduce un programma storico di Videolina, “Oggi al mercato”. Insieme ai produttori locali, le aziende e i ristoratori quotidianamente entra nelle case dei consumatori isolani regalandoci consigli, idee e ricette della produzione nostrana.
Ma associare il nome di Alessandra Addari a una trasmissione tv è un onore oppure un onere? “Per la verità il mio programma è iniziato in sordina, doveva essere, come in realtà è, una rubrica ‘in appoggio’ al tg di Videolina, non troppo ingombrante. Sono stata però tra le prime a proporre la cucina quotidiana in tv e il successo è arrivato, piano piano, anno dopo anno. Certo, andare in onda tutti i giorni, proponendo sempre lo stesso tema non è facile: ormai la gente si è abituata a vedermi, perciò mi chiede informazioni, spiegazioni, mi muove delle critiche. Insomma, non è facile mantenere sempre il sorriso, la voglia di fare e di fare bene nonostante quello che ti capita al lavoro e nella vita privata. Diciotto anni di trasmissione vanno sostenuti. Non nego che a volte pesi questo ritmo serrato, perché andare in onda 365 giorni l’anno, significa dover orientare la mia vita in base al lavoro”.
Quanto la gente si identifica con le sue parole, quando promuove e parla del prodotto made in Sardinia? “La gente ama sempre di più la Sardegna e i suoi prodotti. Se può compra sardo e ama sentirne parlare. Credo in qualche modo di aver contribuito a divulgare un’immagine positiva del nostro mondo agroalimentare dando spazio anche a piccole realtà. I consumatori sono sempre più consapevoli di poter scegliere e di poter orientare il mercato. Certo, poi dipende dalle disponibilità economiche: sono tutti d’accordo sul fatto che i prodotti dell’Isola siano buoni, ma non tutti se li possono permettere, perché – diciamocelo – costano anche più di altri, a meno che non provengano da circuiti privati”.
Cosa le piace maggiormente di quello che fa nella trasmissione? Il rapporto con i produttori e chef, il rapporto con la gente, il fatto di essere ritenuta persona seria e credibile? “Ecco, io spero che sia passato questo messaggio: la mia serietà sul lavoro e la mia professionalità. Ti ringrazio per l’affermazione, che spero sia condivisa. Amo il rapporto con la gente, mi piace ascoltarla e credo che ognuno abbia qualcosa da insegnare agli altri. La cucina poi è sempre diversa. Sai, negli anni ho conosciuto tanti modi di proporre i piatti, sono cambiati gli ingredienti, le ricette, le cotture. Quando ho iniziato c’erano i cuochi con le loro lunghe preparazioni le demi glace, gli stufati, i sughi. Oggi tutto è più leggero, si cuoce meno, si usano ingredienti come lo zenzero una volta sconosciuti e i cuochi sono diventati chef. E poi ci sono molte più donne in cucina rispetto a prima: la tecnologia e i metodi di conservazione hanno reso meno faticoso un lavoro che una volta poteva considerarsi davvero usurante”.
18 anni di “Oggi al mercato” sono tanti. La trasmissione diventa maggiorenne: quale il ricordo più bello? Quali gli aneddoti più curiosi? “Guarda in tanti anni ho conosciuto davvero tante persone simpatiche e interessanti, con molti sono rimasta in buoni rapporti, altri sono diventati amici cari. Quante gaffe però anche al mercato, quante risate dietro il microfono per situazioni ridicole che capitano comunque in ogni lavoro. Ad esempio, una volta vidi un bel ragazzo al mercato e cercai di intervistarlo proprio perché era raro vedere un ragazzo carico di buste. Insistetti tanto che lui alla fine mi spiegò di essere un famoso giocatore del Cagliari e per questo aveva la consegna del silenzio. Forse ero l’unica a non averlo riconosciuto. Un’altra volta mi trovai ad assaggiare un piatto di ravioli all’arancia e ricotta. A mala pena riuscii a mascherare il mio disgusto, ma come si fa a dire ad un cuoco tutto orgoglioso che ti sta guardando che il suo piatto fa schifo? Il ricordo più bello però è quello di un bambino che si è avvicinato a chiedermi l’autografo. E’ stato bello perché un bambino è sempre autentico”.
Le ricette che propone ai telespettatori le ripropone ai suoi cari? “La mia cucina è molto semplice: primo, perché non ho tempo; secondo, perché io sono più una teorica che una pratica. Poi, è vero che a forza di vedere preparazioni in qualche modo impari tecniche e segreti e capisci che in cucina si può fare quasi tutto, basta saper dosare i sapori e gli odori”.
COMPLIMENTI, ALESSANDRA.
Ma perché va dai cuochi che non solo non conoscono la vera tradizionale cucina sarda, ma non sanno proprio cucinare?