di DANIELA NARDI
In un angolo nascosto della Sardegna, dove il mare e la montagna si fronteggiano, due famiglie malavitose combattono una guerra senza tempo in nome di un codice antico. Vissente Degortes e il Castigliano vogliono imporre un dominio di sangue sulla provincia di Porto Sant’Andrea, spazzando via la fazione avversaria dei Corràsi. Lungo la loro strada incontrano Giovanni Fenu, un politico ambizioso fedele a un imperativo: cogliere le occasioni che la vita regala. La discesa negli inferi della violenza più spietata. Il dovere della vendetta. I rapporti con le organizzazioni criminali nazionali, la politica in cerca di voti e la speculazione imprenditoriale senza scrupoli. In una terra che non vuole padroni e dove vale una sola regola: nessuno è intoccabile.
Ho avuto il privilegio di leggere in anteprima il nuovo romanzo di Thomas Melis, autore di talento che ha al suo attivo la pubblicazione del thriller “A un passo dalla vita”, seguito dallo spin off “Platino Blindato” (Lettere Animate editore). Già nel suo primo lavoro si potevano rilevare le qualità della sua scrittura asciutta e incisiva, attenta ai dettagli, capace di catturare dalle prime pagine l’attenzione con una storia avvincente e plausibile, mantenendo un ritmo costante di tensione, riuscendo a gestire gli stereotipi del genere e a rendere la lettura piacevole. Insomma, sembrava possedere quelle qualità che rendono uno scrittore emergente una “promessa”. Questa promessa ha trovato conferma in NESSUNO È INTOCCABILE, noir crime ambientato tra la splendida costa e l’interno di una provincia della Sardegna poco battuta dal turismo, dove due famiglie, legate da un’antica faida, vengono coinvolte in una gigantesca speculazione edilizia controllata da figure ambigue legate alla criminalità, alla politica e alla massoneria.
La prima peculiarità che salta agli occhi è l’accuratezza della ricostruzione scenica; i tratti chiaroscuri che delineano le descrizioni, spesso avvolte da un velo di drammatica malinconia, permettono una visione emotiva dei luoghi in cui si svolge l’azione e accompagna chi legge in un mondo per i più sconosciuto, dove le dinamiche malavitose attuali si fondono con pratiche antiche e tribali.
Gli stessi protagonisti sembrano non riuscire a sottrarsi a questa malìa. Il Castigliano, la sua fidanzata Benedetta, Vissente Degortes, figlio del boss con velleità di comando, tentano di superare il cerchio magico e malefico delle faide famigliari che si tramandano da decenni e che insanguinano le strade di Iliseri e determinano il loro destino, senza riuscirci, perché più forte di tutto è l’ineluttabile appartenenza al proprio ruolo.
Ci si trova così coinvolti in una girandola di eventi che solo in apparenza sembrano sotto il controllo dei personaggi, tesi alla ricerca e alla riappropriazione di un potere economico e politico che riscatti se stessi e una posizione sociale messa in discussione. L’antica faida si ripropone inesorabile, assetata di vendetta e trova la sua iconografia in Tzia Bonaria che personalmente ho trovato strepitosa nel suo consumarsi tra odio e amore, disprezzo per la “nuova” mentalità e attaccamento verso i rituali fatti anche di piccoli gesti, come “l’atitidus della vendetta” che canta per mandare un messaggio alla famiglia rivale. Mi è piaciuta molto la sua narrazione, la profonda consapevolezza del suo ruolo e la convinzione di dover salvare l’onore, i desiderio di riscatto che ha radici profonde e inattaccabili, a differenza dei personaggi maschili che si fanno attrarre dai meccanismi della nuova criminalità organizzata.
Scritto con sapienza e amore per la propria terra, in un linguaggio che alterna l’attualità di un lessico breve e spietato a un idioma antico e locale, NESSUNO È INTOCCABILE, è un romanzo completo, maturo, che non lascia niente al caso e permette di immergersi nelle contraddizioni e nelle miserie di una terra troppo spesso ricordata solo per le sue spiagge da cartolina.
