di Giovanni Salis
Concluse le riprese ossesi realizzate nei giorni scorsi nella vallata di Molineddu, all’interno del “giardino dell’arte” realizzato con pazienza e passione negli anni da Bruno Petretto, “the man of trees” (L’Uomo delle Querce), suggestivo progetto cinematografico e ambientale liberamente ispirato al famoso racconto di Jean Giono “L’uomo che piantava gli alberi”, dopo aver toccato Luras, Aggius, Torralba, Ploaghe e Ossi, ha fatto tappa anche a Sassari nel suo percorso di sensibilizzazione sulle tematiche ambientali ed ecologiste intrapreso nell’isola dallo scorso anno – quando sono iniziate le riprese – per risvegliare l’amore per la Natura maltrattata e abusata, attraverso l’uso del cinema sperimentale.
Ideato e diretto dal regista sassarese Salvatore Manca – produzione Associazione culturale mater-ia – con la voce narrante di Matteo Gazzolo, “the man of trees” è patrocinato dai Comuni di Sassari, Ploaghe, Tempio, Luras, Ossi, Scano di Montiferro e dalla Provincia di Sassari e gode del sostegno della Fondazione Banco di Sardegna. Al progetto hanno aderito le associazioni WWF, Molineddu, Moviment’Arti e LIPS Cult Lega Italiana Poetry Slam.
Del cast fanno parte Bruno Petretto (protagonista del film nel ruolo di Jean, l’uomo delle querce), Giovanni Salis (coprotagonista nel ruolo di Marque, il cronista/viaggiatore), Matilda Deidda (giovanissima danzatrice tempiese) e l’attrice e coreografa Daniela Tamponi, da tempo collaboratrice del regista, a formare un affiatato quintetto che sdoppia e triplica i ruoli per autoprodursi in maniera indipendente.
Abbandonate temporaneamente le ambientazioni naturali esterne, a fare da scenario alle riprese sassaresi è stata, per la prima volta, La Nuova Sardegna, il più diffuso quotidiano del nord Sardegna fondato nel 1891 e diretto attualmente dal giornalista Antonio Di Rosa, che ha dato la disponibilità con entusiasmo. Il set è stato allestito all’interno della redazione della nuova sede nella Z.I. di Predda Niedda, con la partecipazione come figuranti di alcuni giornalisti e operatori del giornale.
Sinossi:
Jean ha un legame cosmico e viscerale con la natura, il richiamo ad essa come fonte della vita.
Il suo è un gesto d’amore verso la natura sfruttata, violentata e inaridita dall’uomo “civilizzato”; è a lei che il protagonista dedica un intera esistenza con umiltà e trasporto.
Consumismo, comodità e materialismo spengono l’amore per la vita sostituendolo come merce di scambio.
La nostra condizione umana è senza speranza, siamo diventati incapaci di comunicare in modo diretto, di manifestare liberamente le nostre emozioni, non abbiamo altro da fare che attendere la morte nella brama del benessere. Jean no: Jean, guidato dalla sua musa ispiratrice, senza egoismo e aspettative, pianta semi di Quercia, ghiande, alberi… dove prima non c’era nulla, solo per amore.
Teaser ufficiale: https://youtu.be/uXe7ZnmuYwQ