di Serafina Mascia
Mercoledì 28 febbraio 2018 si è tenuto a Milano un incontro tra una delegazione della FASI guidata dalla presidente Serafina Mascia e dal presidente onorario Tonino Mulas con Attilio Dedoni e Michele Cossa in rappresentanza del comitato promotore per l’inserimento del principio di insularità nella Costituzione.
E’ stata presa in esame la proposta di legge di iniziativa popolare per la modifica dell’art. 119 della Costituzione, il cui obiettivo è quello di portare al centro del dibattito nazionale il tema dell’insularità e delle pari opportunità dei cittadini residenti nelle isole. Esso non riguarda solo eventuali regimi di vantaggio che compensino il grave e permanente svantaggio rappresentato dalla condizione di insularità, ma anche di superare i limiti rigorosi imposti dall’Unione europea soprattutto nel regime degli aiuti di Stato, che ha sinora inciso pesantemente anche nella individuazione di un modello di continuità territoriale adeguato alle esigenze dei sardi, siano essi residenti in Sardegna o fuori di essa. Una adeguata formulazione nella carta costituzionale di questo principio può concorrere a definire l’identità nazionale italiana, e, in quanto tale, consentire anche deroghe al regime degli aiuti di Stato, e quindi favorire misure che possano efficacemente agire per il rilancio dell’economia isolana.
Il riconoscimento dell’insularità in Costituzione dovrà avere adeguate indicazioni che consentano di attribuire a tale situazione carattere identitario del sistema costituzionale italiano; inoltre occorrerà una rigorosa misurazione economica e finanziaria degli svantaggi ai fini della determinazione del valore delle azioni di sostegno e di promozione.
La FASI, partendo dalla sua battaglia storica sui trasporti e per la continuità territoriale, che interessa tutti i cittadini italiani e in particolare gli emigrati sardi e le loro famiglie, si è detta particolarmente interessata ad aderire al progetto, entrare nel comitato promotore e partecipare alle iniziative di raccolta firme.
Si tratta di una battaglia che unisce l’intero popolo sardo, alla quale non a caso hanno aderito tutte le maggiori rappresentanze sociali, economiche e culturali e sportive della Sardegna, i rettori delle due università sarde e, in modo trasversale, esponenti di tutti gli schieramenti politici.
La raccolta ufficiale delle firme avrà inizio sabato 24 marzo, con manifestazioni organizzate dal Comitato promotore e dalla FASI che si terranno in contemporanea in tutte le province sarde, in tutte le regioni italiane e nelle 36 isole minori italiane.