Tanta gente a condividere con Antonietta Langiu le sue “tessiture” della memoria. “Scrivo per non dimenticare e per non far dimenticare. Scrivo perché mi è più facile che non parlare”: ha esordito così l’autrice nel presentare il suo ultimo romanzo “Tessiture di donne” uscito per Manni Editore, storie di tre donne alla ricerca del senso della vita sullo sfondo della “sua” Sardegna. Nel salutare i presenti il presidente della Pro Loco (organizzatrice della serata) Giovanni Martinelli ha sottolineato con il valore della memoria sia un patrimonio che una società deve mantenere vivo. Proprio sul valore della memoria, sul senso anche autobiografico delle storie narrate, si è intrattenuta dopo l’autrice Anna Maria Accardo, facendo della Langiu un ritratto vero e indicando nei suoi racconti e romanzi la traccia di una nostalgia chi non vuol dimenticare, anzi sente l’obbligo di trasferire le proprie emozioni, la propria fragilità, il proprio orgoglio di appartenenza al lettore. Tanti applausi e una promessa: aspettare Antonietta Langiu al prossimo romanzo che l’ospite, il manager Simone Corradini, ha invitato a presentare nel suo auditorium, ormai centro di vivacità culturale elpidiense. Fra i tanti presenti il magnifico rettore dell’Università politecnica delle Marche Sauro Longhi.