di Carlo Fadda
“Su Cuntzertu Antigu” è il primo e unico ensemble musicale di strumenti tradizionali sardo, tutto al femminile. Il gruppo composto da studentesse dell’Università di Cagliari, con la voglia di fare musica insieme, è composto da Myriam Costeri 25 anni di Gavoi, Federica Lecca 27 anni di Cagliari, Angelica Fadda 21 anni di Barumini e Martina Chillotti 25 anni di Ulassai. A ogni festa o sagra cui sono state invitate, si esibiscono sempre con gli abiti e costumi tradizionali della Sardegna. Myriam Costeri pioniere e fondatrice del gruppo suona organetto diatonico e pipiolu, ha iniziato da bambina con un anziano suonatore di Gavoi e proseguito poi alla scuola di musica di Olzai, Federica Lecca alle launeddas e voce è la prima suonatrice donna di launeddas allieva del maestro Luigi Lai, Angelica Fadda alla chitarra, tamburello e triangolo, ha studiato alla scuola di musica Musincontro di Barumini, e infine Martina Chillotti autodidatta che suona col tumbarinu.
Gli studi universitari nell’Ateneo del capoluogo sardo, seppur nelle differenti facoltà, sono stati il luogo d’incontro, e dalla passione di tutte per la musica e i canti tradizionali della Sardegna, è nato lo slogan del gruppo femminile che suona e canta nelle feste e sagre dell’Isola: “La vita senza musica è come un corpo senz’anima”. L’ultima esibizione in ordine di tempo, percorrendo le strade della sagra dello zafferano a Villanovafranca, è stato un autentico successo per le quattro ragazze, che hanno incantato i numerosissimi visitatori, i quali hanno apprezzato, fotografato e filmato la musica e i canti della tradizione sarda. “Ognuno di noi –esordiscono le musiciste- ha un legame profondo con la propria terra, ma noi sardi abbiamo un senso identitario che ci caratterizza”. La stessa pagina Facebook “Su Cuntzertu Antigu” dove si trovano i contatti per comunicare, nell’ultimo periodo ha riscontrato un autentico exploit. “Ho avuto la fortuna di nascere a Gavoi la patria del carnevale più musicale dell’Isola, dove si suonano tanti strumenti. Suonare è un hobby, nel quale ci divertiamo e ci piace far divertire gli altri. Ci auguriamo di portare fuori dalla Sardegna la nostra musica e le nostre tradizioni, in quanto abbiamo una ricchezza di arte e spettacolo che altre regioni ci invidiano”, afferma Myriam Costeri. E ci sarà pure una ragione, se anche i turisti si lasciano rapire dalla musica di queste quattro ragazze sarde.