evento segnalato da Giovanni Salis
“I ricordi accecati dal sole s’aggrappano a lui. Non vogliono andarsene. Urlano, si disperano come le donne che fanno s’attittu. Poi il sole li secca e se li mangia. Dei ricordi resta solo la malinconia”
Grande Nudo, di Gianni Tetti, è stato candidato al Premio Strega 2017
Grande Nudo, di Gianni Tetti, è candidato al Premio Le Metamorfosi 2017
Grande Nudo, edizioni Neo, è un romanzo.
Grande Nudo è stato così recensito da Panorama, che lo ha anche inserito tra i cinque libri da leggere nella Primavera 2017: “La scrittura quasi gotica di Tetti accompagna sull’orlo di un abisso, un confine capace di togliere il fiato e aprire sentieri di riflessione inaspettati”.
“Grande Nudo“, ultimo romanzo del sassarese Gianni Tetti, riprende ancora una volta il suo viaggio in Sardegna. L’appuntamento è per venerdì 3 novembre a Ploaghe, alle 20.00 negli spazi dell’ex Convento dei cappuccini in via Pietro Salis, dove a presentare l’opera, accanto all’autore, saranno il giornalista Giovanni Dessole e il delegato alla cultura del Comune di Ploaghe, Giovanni Salis.
Una nuova e suggestiva occasione per indagare nel dietro le quinte del processo di scrittura che ha dato origine a uno dei libri più interessanti della stagione italiana, testo che sta godendo di grandissime attenzioni a livello di pubblico e critica, e che nel 2017 è stato candidato al “Premio Strega” ed è ora finalista del prestigioso premio “Le Metamorfosi”.
Come in occasione delle precedenti tappe di Nulvi, Santa Teresa e Villanova Monteleone, ad accompagnare la presentazione ci saranno anche la voce e la chitarra del cantautore sardo Pasquale Demis Posadinu, di recente in lizza per un posto sul palco del Concertone del Primo maggio a Roma, che eseguirà alcuni brani a tema in sintonia con le atmosfere del libro, ulteriormente restituite anche da alcune letture tratte dalle pagine del romanzo ed eseguite dallo stesso Gianni Tetti.
Una forma ibrida di presentazione e reading musicale, per coinvolgere il pubblico in una multiforme esperienza espressiva.
“Grande Nudo”, romanzo nato e ambientato a Sassari, è la narrazione di un’umanità senza scampo, preda di se stessa. Una “riscossa degli ultimi che parte da una Sardegna infetta, isola e mondo in cui i cani governano e un pescatore affetto dal morbo guida un’orda stracciata verso la terra promessa”.
Nella narrazione colpi di scena, personaggi che non si dimenticano, e un finale a sorpresa.
Grande Nudo è l’ultimo romanzo della “trilogia del vento” che comprende I Cani là fuori (2009) e Mette Pioggia (2014), il libro più oscuro, spietato e conturbante di Gianni Tetti.
Grande Nudo è l’opportunità offerta a chi legge di guardarsi in uno specchio deformante; uno specchio capace però di restituire indietro l’immagine di una nudità primordiale, che stordisce.
Il libro. Grande Nudo è la narrazione di un’umanità senza scampo, preda di se stessa. C’è una riscossa degli ultimi che parte da una Sardegna infetta, isola/mondo in cui i cani governano e un pescatore affetto dal morbo guida un’orda stracciata verso la terra promessa. C’è un finale imprevedibile, ci sono colpi di scena, c’è un’avventura vissuta da personaggi che non si dimenticano. Ci sono carestie e vendetta e non c’è scampo agli attentati che si susseguono in città, non c’è rimedio ai fondamentalismi, non c’è salvezza dalle nubi tossiche, non c’è alcuna speranza nella misericordia umana. C’è però una possibilità, una sola. È scritta nel vento e porta un nome: Maria.
L’autore. Gianni Tetti è nato a Sassari. Vive a Sassari. Si occupa di cinema e letteratura. Ha scritto e diretto il documentario Un passo dietro l’altro, è sceneggiatore di SaGràscia e ha collaborato alla sceneggiatura di Perfidia, film diretti entrambi dal regista Bonifacio Angius. I suoi racconti sono stati pubblicati su numerose riviste (Frigidaire, Il Male, Atti impuri) e in diverse antologie. Per Neo Edizioni ha pubblicato I cani là fuori (2009) e Mette pioggia (2014). Due anni fa stato inserito da Mucchio Selvaggio fra i cinque scrittori più interessanti del panorama italiano ed è stato recensito dalle più importanti riviste di settore.
“So che andava fatto e l’ho fatto. So che se non l’avessi fatto, le cose sarebbero andate diversamente. Ma forse era solo l’invidia, e sto inventando il resto per sentirmi meno colpevole”