evento segnalato da Gianpietro Serra
Zoe Pia Clarinetto, Launeddas, Soundscape Recording
Roberto De Nittis Pianoforte, Rhodes, Keyboard, Toy Piano, Kalimba du Costarica
Glauco Benedetti Basso Tuba
Sebastian Mannutza Batteria & Violino
“Shardana” rappresenta il debutto discografico della clarinettista e compositrice sarda Zoe Pia. La musica di ”Shardana” racchiude in sé le tradizioni, le leggende e i misteri della Sardegna. Shardana ovvero il popolo delle isole che stanno in mezzo. Così è descritto da Ramses II (stele di Tanis) nel II millennio a.C.: i ribelli che nessuno ha mai saputo come combattere e che presumibilmente hanno vissuto e lasciato più tracce di loro in Sardegna, isola ricca di archeologia e mistero. La tecnica della soundscape composition unita al linguaggio contemporaneo hanno permesso di raccontare in musica le energie nascoste nella tomba dei giganti di Sa Dom ‘e S’Orcu, i personaggi misteriosi come S’Accabadora, la forte tradizione processionale di Mogoro, la storia della terra e dei popoli del Mediterraneo, l’omaggio al grande cantautore Andrea Parodi, le mistiche Domus de Janas ed il tradizionale rieccheggiare del ballo sardo. Is launeddas spiccano, tra i vari strumenti, in una veste totalmente personale, dopo un’accurata ricerca delle possibilità timbriche e inesplorate del prezioso strumento millenario. Il lavoro discografico è nato grazie all’esperienza di ricerca sviluppata al Conservatorio “Francesco Venezze” di Rovigo, nell’ambito del progetto “Comporre con i Suoni del Polesine”. Le metodologie applicate sono state volte alla valorizzazione della musica contemporanea, la contaminazione di linguaggi musicali differenti, la valorizzazione dei valori di identificazione universale.
Zoe Pia nasce nel 1986 a Mogoro (OR) in Sardegna, si diploma in clarinetto presso il Conservatorio di Cagliari appena maggiorenne e prosegue il perfezionamento al Conservatorio di Rovigo con la specializzazione in Clarinetto Solistico e in Musica da Camera con il massimo dei voti e la lode. Grazie alle esperienze nella musica contemporanea e nel live electronics nasce l’esigenza di conoscere da vicino la composizione. A Rovigo, quindi, intraprende gli studi di composizione e approccia al jazz dopo aver suonato Hot di Franco Donatoni a fianco di Marco Tamburini. La curiosità nei riguardi della musica improvvisata la porta a studiare la cultura afro?americana con Mauro Negri, Nico Gori e Fabio Petretti. Significativa è risultata l’esperienza presso l’Accademia del Teatro Alla Scala di Milano seguita dai Seminari Internazionali dell’Accademia Chigiana, dell’Accademia Internazionale di Siena Jazz, dai Seminari di Nuoro Jazz e dall’incontro ravvicinato con la cultura popolare spagnola durante i sei mesi di studio al Conservatorio Superior de Musica de Murcia. Nel percorso accademico e artistico è sempre stata propensa all’approfondimento e alla sperimentazione. Le esperienze concertistiche hanno interessato un ampio raggio, dal concerto di Mozart come solista agli ensemble da camera, dalla combo alla big band.