Il progetto regionale pilotato dal presidente del Circolo “Nuraghe” di Fiorano Modenese Mario Ledda “Le nostre Storie ci guardano“, prosegue a grandi falcate il suo percorso nei circoli dei sardi in Italia, all’estero e nelle principali città della Sardegna.
La sezione “Visioni Sarde“, costituita dai corti finalisti all’omonimo concorso nazionale, dopo Bologna, Roma (Il Gremio), Portoferraio, Cagliari, La Spezia, Sassari, Olbia, Golfo Aranci, Posada, Tucumán, Ozieri, ancora Cagliari, Milano, Lugano e Biella, sarà adesso presentata a Oristano (31 Ottobre), Madrid (7 Novembre), Buenos Aires, Montreal e Niagara.
La Sezione “Le nostre storie ci guardano“, con protagonista il regista Sergio Naitza, dopo le tappe di Bologna, Roma (Il Gremio), Milano, Treviso, Fiorano Modenese, Parma, Gattinara, Magenta, Genova, La Spezia e Piacenza si prepara ad approdare a Civitavecchia (27 Ottobre), Ostia (28 Ottobre), Roma (Acrase- 29 Ottobre), Ivrea ( 10 Novembre), Ciampino (11 Novembre), Pordenone (12 Novembre), Rivoli (17 Novembre), Alessandria (18 Novembre) e Vercelli (19 Novembre).
“Le nostre storie ci guardano” ha fatto circolare le migliori opere dei giovani artisti sardi nelle sale di molte città, altrimenti irraggiungibili, nella consapevolezza delle ricadute positive apportate dalla diffusione delle opere cinematografiche “made in Sardegna” a favore dell’immagine della nostra Isola. In altri termini l’impegno organizzativo del Circolo di Fiorano è stato sostenuto con l’intento di favorire e diffondere – attraverso la forza comunicativa del cinema – la conoscenza della Sardegna, della sua cultura e dei suoi valori.
Da non trascurare anche i benefici economici che saranno apportati dalla promozione del nostro cinema: lo sviluppo della cinematografia sarda offrirà certamente opportunità e occasioni di lavoro alle nostre maestranze in Sardegna: attori, musicisti, sceneggiatori, fotografi, scenografi, montatori, fonici, macchinisti, elettricisti e costumisti.
Le 40 proiezioni testimoniano, infine, un bilancio estremamente positivo non solo per la promozione del cinema prodotto in Sardegna ma anche per i circoli dei sardi nel mondo che, condividendo il progetto, hanno rafforzato i sentimenti di coesione e amicizia.