di Pamela Matzuzzi
C’era una volta una bambina che non si separava mai dai suoi pastelli e grazie ad essi disegnava un mondo fatto di storie coloratissime. Alessandra Leppori, questo il nome della bimba, oggi ha 28 anni e continua ad usare il colore per rappresentare il mondo con le sue illustrazioni. Alessandra è di Quartu Sant’Elena e lascia che i suoi genitori scoprano la sua vena creativa quando è ancora all’asilo. “La maestra prese da parte mia madre, e le fece vedere i miei disegni. Mia madre non capiva, vedeva solo dei scarabocchi, ma la mia maestra le spiegò che le piaceva il potenziale che avevano quei “disegni”,ma soprattutto la particolarità del fatto che non utilizzavo mai il nero”.
Il tempo scorre implacabile e Alessandra cresce ma la sua passione per il disegno non si spegne. “Continuando la scuola l’unica materia che mi veniva facile era quella di disegno e spesso facevo i compiti per tutta la classe.”
Il messaggio è chiaro: Alessandra ha il disegno nel suo destino ed è questa la via che deve battere anche nel suo percorso di studi. “Decisi di iscrivermi al Liceo Artistico Statale di Foiso Fois a Cagliari, nel corso di Grafica d’Arte, dove ho sviluppato le mie capacità in ambito grafico.”
Conseguito il diploma Alessandra decide di continuare questo percorso e si iscrive all’Accademia di Belle Arti dell’Aquila insieme ad altri compagni di studi per proseguire i suoi studi di grafica. “Purtroppo a causa del terremoto che ha devastato il paese nel 2009 fummo costretti ad andarcene e decidemmo in seguito di frequentare l’Accademia a Macerata nelle Marche.”
Lasciare L’Aquila è dura per Alessandra ma ancor più duro è lasciarla per ragioni tanto terribili. Il trasferimento a Macerata le riserva però delle fantastiche sorprese perché la avvicina a quella che si rivelerà la sua vera passione, l’esito di questo percorso: il mondo dell’illustrazione. “Seguendo il corso di Grafica d’Arte e Illustrazione, scoprii una grande passione: un’arte che univa la grafica e la pittura. Ho seguito e superato il corso di 3 anni, per poi continuare col biennio però in un corso più specifico, ovvero Illustrazione.”
Il corso di Illustrazione dà ad Alessandra la possibilità di ricevere la supervisione di grandi maestri del campo e la sprona ancora di più nel perseguimento dei suoi obiettivi. “Successivamente ho preso il diploma accademico di secondo livello. Sento questa forma di creatività più mia, perché mi ha dato modo di esprimere la mia fantasia in tantissimi modi, dal creare piccole illustrazioni, o dare una mia personale interpretazione a un testo scritto, volando con la fantasia. Creare personaggi, illustrare storie, per piccoli e grandi mi da molta soddisfazione.”
La tecnica di disegno di Alessandra è incentrata sull’utilizzo della matita come base, creando sfumature e tratteggi per poi completare l’opera con colorate velature di acquerello. “Solo ultimamente ho unito alla mia tecnica il digitale, dove gioco con luci e ombre per dare maggior profondità all’illustrazione. Ma la tecnica può anche variare, come ad esempio, per le illustrazioni d’infanzia, dove utilizzo anche il collage, come ho fatto per un altro mio progetto scolastico “L’anatroccolo Bruttino“.”
Il futuro di Alessandra Leppori è ancora avvolto nel mistero ma mantiene il grande punto fisso del disegno e dell’illustrazione come filo conduttore. “In realtà non so bene la strada che vorrò seguire. Ho tante passioni e idee per la testa, porto avanti tanti progetti, come #fioridiunisola o #tipresentolamiafamiglia. Sono entrambi dei lavori che uniscono la mia passione per il disegno con quella per i monili.”
Con #fioridiunisola Alessandra racchiude in un oggetto l’importanza di una pianta che caratterizza la Sardegna, come ad esempio il fico d’india, il mirto, il corbezzolo etc. “In #tipresentolamiafamiglia ho avuto l’idea di ritrarre in piccole illustrazioni l’immagine dell’animale, il cucciolo, il compagno peloso al quale si vuole molto bene e metterlo in un monile, da portare sempre con se.”
Questi sono solo gli ultimi progetti ai quali Alessandra ha iniziato a costruire ma, sullo sfondo, continua il lavoro cominciato con la sua tesi di laurea ma in continua espansione ed evoluzione: “Streghe – Leggende popolari italiane“. È un catalogo illustrato, al cui interno sono raccolte una serie di piccole storie, aneddoti e leggende riguardanti le streghe e la stregoneria in genere, in Italia. Non si sa dove il futuro potrà condurre la nostra Alessandra ma la sua speranza è che la porti a collaborare con la sua più grande fonte di ispirazione: i bambini. “Nei vari progetti ho sempre un occhio di riguardo verso i più piccoli e non mi dispiacerebbe un giorno aprire un laboratorio artistico e di lettura per loro. Per ora mi diverto a pasticciare i loro visi nel mio ruolo da truccabimbi, anzi da “WonderAle”.”