Il Sulcis alla conquista del Rock! Sono queste le rivoluzioni che portano un vero messaggio e i “Golaseca”, armati di strumenti musicali, si sono cimentati in una battaglia sonora, varcando i confini regionali ed espugnando lo stivale italiano con la manifestazione “Rock Targato Italia”: uno dei contest più importanti a livello nazionale. L’evento è cresciuto di anno in anno in maniera esponenziale, grazie alla collaborazione di tutta la filiera discografica: discografia, stampa, radio, televisione e internet. La rassegna, giunta quest’anno alla sua trentesima edizione, ha, come scopo principale la ricerca di artisti nuovi e genuini, allo stesso tempo capaci di proporre musica autentica e originale. Uno scouting che, nel tempo, ha visto brillare artisti come i Timoria, i Litfiba, i Subsonica, gli Estra, Ligabue, Zibba e tanti altri. I rockers maurredini giunti in cima alla classifica, a pari merito con i “Killing Dodo” di Rimini, portano a casa un trofeo ambito da molti gruppi “Non dobbiamo dire grazie a nessuno – dichiara Roberto Cossu leader del gruppo – se non a tutti coloro che ci seguono da sempre e che ci supportano anche nei momenti di difficoltà. Non abbiamo un management alle spalle se non la mia ragazza che ci segue e organizza.” Non ha peli sulla lingua colui che firma i testi e le partiture musicali delle canzoni che hanno consentito loro di primeggiare a Milano il 4 di ottobre “Noi non copiamo come si usa fare ultimamente nei varicontest televisivi come Xfactor e Amici, mentre noi crediamo in un sogno e suoniamo solo i nostri brani inediti.” La fatica per emergere e per far sentire la propria voce, le delusioni e le amarezze tutte emozioni confluite in una miscela esplosiva che non ha fatto demordere il gruppo sulcitano e che si sentono forti nelle dichiarazioni di Cortejanas, come ama farsi chiamare Cossu “Se la musica ha un declino è colpa anche di alcuni agenti che sono commercianti e non esperti del settore e per loro è importante solo vendere un prodotto, ma un’altra componente è anche l’invidia che ho sentito nei miei colleghi musicisti, specialmente del territorio, una malattia che divora la società sarda in tutti i settori. Suoniamo dappertutto ma ben poco nella nostra zona, in particolar modo a Cagliari che ci esclude perché non facciamo parte di un certo circolo la cui appartenenza richiederebbe accettare compromessi.” Il termine “Golaseca”, ideato da Roberto Cossu, nasce nel paese del padre, Ula Tirso (gola del Tirso), quando il leader, da bambino, guardava insieme ai nonni la diga e il nonno, Pepeluisu, nei periodi di siccità parlandogli diceva “Anche quest’anno la gola è secca. Gli alberi crescono nonostante tutto perché spingono le radici in profondità alla ricerca dell’acqua e più sono profonde e più il tronco è stabile e resiste al vento, alla pioggia e alla grandine.”
Un obiettivo, quello raggiunto dopo la vincita del contest, che aprirà nuove porte al gruppo “ Ci auguriamo ora che ci sia rispetto per la nostra arte – prosegue Cossu – perché prima non l’abbiamo mai sentito da parte delle istituzioni, dagli organizzatori. Non ci sentiamo né inferiori né superiori a nessuno ma come abbiamo saputo far ballare 300 persone non saremo meno davanti ad un pubblico più ampio.” Gli altri componenti dei Golaseca oltre a Roberto Cossu sono: Michele Angius, chitarrista, Daniele Argiolas detto Arjò, tastierista e fisarmonicista, Nicola “mestolo” Corrias, batterista, Gabriele Loddo, bassista e Renato Fonnesu, ex bassista e ora si occupa dei suoni. Probabile che a breve ci siano grandi novità discografiche per il gruppo sulcitano dei Golaseca e per Roberto Cossu, detto Cortejanas.