di Vitale Scanu
Si chiama dott. Bruno Cortis, discendente della bella e onorata parentela di origine iberica dei Cortis, bannaresi da molte generazioni. Nato a Bannari (Villa Verde) dal colonnello Pacifico e dalla signora Maria Crabai, ha completato i suoi studi negli USA ed è un diplomato in cardiologia dell’ABIM (l’American Board International Medicine, che concede l’attestato al merito solo ad uno su ogni quattro medici in attività negli Stati Uniti).
Attualmente il dott. Cortis è docente di medicina alla Rush University di Chicago e visiting professor all’università di Guadalajara (Messico). Lavora in un campo relativamente poco praticato ma di un fortissimo valore umano, oggi quantomai attuale: la relazione mente-cuore, ossia, per intenderci, quell’ambito in cui si determinano le frizioni psicologiche tra la mente e la volontà, che sono all’origine di gravi stati di depressione e peggio ancora. La vera salute, in effetti, è uno stato di equilibrio “composto” sia da un benessere fisico che mentale e spirituale. Dottor Cortis è consocio dell’American College of Cardiology e conferenziere-divulgatore membro del National Speakers Association. Stimato ricercatore, cardiologo, ricercato conferenziere e autore di libri quali Heart & Soul e The Spiritual Heart, bestseller che gli hanno valso gli elogi di luminari di fama mondiale come Deepak Chopra, Bernie Siegel e Larry Dossey, i quali sono i massimi ricercatori della super psicanalisi nel dominio dell’interazione corpo-mente: “La mente agisce al di fuori del cervello e del corpo e spesso al di fuori del momento presente”. Il concetto di “mente non localizzata” aiuta a spiegare “anomalie cognitive” come la telepatia, visioni, sogni profetici, chiaroveggenza, e persino le “presenze” percepite dai morenti, che offrono immenso conforto al paziente, suggerendo la sopravvivenza dopo la morte. Si potrebbe definire la scienza di questi professori una “cardiologia spirituale”.
Il dott. Cortis, che parla correntemente tre lingue, è un conferenziere dotato di una forma potente di esposizione. Con i suoi incontri e seminari di lavoro ha determinato spesso i partecipanti a cambiare direzione in fatto di buona salute e benessere. Ha esposto i suoi principi psico-cardiologici in tanti posti nel mondo: Stati Uniti, Canada, Sud America, Europa, Giappone e Australia. E’ stato inoltre intervistato in parecchie televisioni e radio nei cinque continenti, partecipando a molti talk show. Dott. Cortis ha già lavorato come medico cardiologo per 30 anni, perciò sa bene quel che dice. Da 25 anni a questa parte ha dato una svolta alla propria attività, nel senso che ha deciso di privilegiare l’insegnamento, dedicando molto più tempo a istruire le persone, i cardiopatici in primo luogo, sullo stress e sulla salute del cuore. Ora è in stretto contatto con ospedali, medici e infermieri, organizzazioni non-profit e con quelli che vogliono ridurre lo stress e incrementare la salute del cuore. Il suo obiettivo, in pratica, è la cura degli effetti dello stress in vista di una salute ottimale del cardiopatico. I pazienti del dottor Cortis arrivano a conoscere i princìpi e i benefici di una salute integrale, conoscenze che, mentre hanno aumentato il numero di quelli che hanno appreso a prevenire questa malattia, hanno pure aiutato a ridurne i costi, sia personali che sociali, e ad evitare una cura errata. Così, con i contatti personali, egli tocca… spesso i cuori e contribuisce a cambiare in meglio tante vite.
A breve, al dott. Cortis verrà consegnata a Cagliari la “Navicella d’argento”, quale emigrato che ha onorato la Sardegna all’estero. Uno dei cento, mille emigrati, che, senza ripiegarsi su stessi, han saputo fare dell’emigrazione un punto di partenza e di arricchimento della propria personalità, onorando grandemente il proprio paese d’origine. Nel conservare ostinatamente la propria identità di sardo, ha acquisito i tanti valori positivi della terra che lo ha ospitato e formato professionalmente. Come un ritrovarsi, alla fine, con due anime. Giu-sto come raccontato nel romanzo “Bachis Frau emigrato” del sottoscritto.
Si chiama dott. Bruno Cortis, discendente della bella e onorata parentela di origine iberica dei Cortis, bannaresi da molte generazioni. Nato a Bannari (Villa Verde) dal colonnello Pacifico e dalla signora Maria Crabai, ha completato i suoi studi negli USA ed è un diplomato in cardiologia dell’ABIM (l’American Board International Medicine, che concede l’attestato al merito solo ad uno su ogni quattro medici in attività negli Stati Uniti).
Attualmente il dott. Cortis è docente di medicina alla Rush University di Chicago e visiting professor all’università di Guadalajara (Messico). Lavora in un campo relativamente poco praticato ma di un fortissimo valore umano, oggi quantomai attuale: la relazione mente-cuore, ossia, per intenderci, quell’ambito in cui si determinano le frizioni psicologiche tra la mente e la volontà, che sono all’origine di gravi stati di depressione e peggio ancora. La vera salute, in effetti, è uno stato di equilibrio “composto” sia da un benessere fisico che mentale e spirituale. Dottor Cortis è consocio dell’American College of Cardiology e conferenziere-divulgatore membro del National Speakers Association. Stimato ricercatore, cardiologo, ricercato conferenziere e autore di libri quali Heart & Soul e The Spiritual Heart, bestseller che gli hanno valso gli elogi di luminari di fama mondiale come Deepak Chopra, Bernie Siegel e Larry Dossey, i quali sono i massimi ricercatori della super psicanalisi nel dominio dell’interazione corpo-mente: “La mente agisce al di fuori del cervello e del corpo e spesso al di fuori del momento presente”. Il concetto di “mente non localizzata” aiuta a spiegare “anomalie cognitive” come la telepatia, visioni, sogni profetici, chiaroveggenza, e persino le “presenze” percepite dai morenti, che offrono immenso conforto al paziente, suggerendo la sopravvivenza dopo la morte. Si potrebbe definire la scienza di questi professori una “cardiologia spirituale”.
Il dott. Cortis, che parla correntemente tre lingue, è un conferenziere dotato di una forma potente di esposizione. Con i suoi incontri e seminari di lavoro ha determinato spesso i partecipanti a cambiare direzione in fatto di buona salute e benessere. Ha esposto i suoi principi psico-cardiologici in tanti posti nel mondo: Stati Uniti, Canada, Sud America, Europa, Giappone e Australia. E’ stato inoltre intervistato in parecchie televisioni e radio nei cinque continenti, partecipando a molti talk show. Dott. Cortis ha già lavorato come medico cardiologo per 30 anni, perciò sa bene quel che dice. Da 25 anni a questa parte ha dato una svolta alla propria attività, nel senso che ha deciso di privilegiare l’insegnamento, dedicando molto più tempo a istruire le persone, i cardiopatici in primo luogo, sullo stress e sulla salute del cuore. Ora è in stretto contatto con ospedali, medici e infermieri, organizzazioni non-profit e con quelli che vogliono ridurre lo stress e incrementare la salute del cuore. Il suo obiettivo, in pratica, è la cura degli effetti dello stress in vista di una salute ottimale del cardiopatico. I pazienti del dottor Cortis arrivano a conoscere i princìpi e i benefici di una salute integrale, conoscenze che, mentre hanno aumentato il numero di quelli che hanno appreso a prevenire questa malattia, hanno pure aiutato a ridurne i costi, sia personali che sociali, e ad evitare una cura errata. Così, con i contatti personali, egli tocca… spesso i cuori e contribuisce a cambiare in meglio tante vite.
A breve, al dott. Cortis verrà consegnata a Cagliari la “Navicella d’argento”, quale emigrato che ha onorato la Sardegna all’estero. Uno dei cento, mille emigrati, che, senza ripiegarsi su stessi, han saputo fare dell’emigrazione un punto di partenza e di arricchimento della propria personalità, onorando grandemente il proprio paese d’origine. Nel conservare ostinatamente la propria identità di sardo, ha acquisito i tanti valori positivi della terra che lo ha ospitato e formato professionalmente. Come un ritrovarsi, alla fine, con due anime. Giusto come raccontato nel romanzo “Bachis Frau emigrato” del sottoscritto.
Caro Bruno oggi 25 giugno 2011 ho letto gli articoli su di te in merito al premio ricevuto in Sardegna , mi sono quasi commossa perchè prima di oggi non l’avevo mai fatto perchè le nostre notizie viaggiano su un filo: quello telefonico, ma vedere questi articoli , le tue foto e anche quelle di Pia mi hanno riempito di orgoglio per avere un cognato come te!!!! Forse questo mio commento lo visionerai al tuo rientro a Chiago. Fai buon viaggio. Ti abbraccio forte Sandrona
bruno….rimango senza parole…ti ho sempre saputo bravo fin dalla scuola elementare… non ci vediamo e sentiamo da molti anni ma frugando in internet…. ho visto anche le tue coferenze (peccato siano in inglese, per me incomprensibile) ho trovato molto forte l’unica riflessione in italiano =GLI OCCHI DI DIO = …ti scopro sempre migliore…i miei complimenti più sinceri… so continurai….auguri …ti abbraccio…e spero sempre di poterti vedere presto !!