Un campioncino costruito e forgiato in casa, prima con le Bmx e le bici da cross, poi con il minienduro. Il Motoclub Dorgali e la Federazione motociclistica italiana hanno scommesso forte su questo giovane ragazzo che ormai è avviato verso una brillante carriera sportiva. Bravo in sella alla sua Husqvarna, come sui banchi di scuola (Claudio frequenta l’ultimo anno del liceo Nautico a Siniscola), non ha grilli per la testa e poche ma giuste passioni. Tutto un paese, Dorgali, stravede per lui e lì dove i costi sono elevatissimi e almeno l’ottanta per cento del budget arriva da aiuti esterni, l’unione e la solidarietà fanno leva. Nato a Nuoro nel 1999, Claudio Spanu ha conquistato a Varzi, in provincia di Pavia, il tricolore nella classe 125. Con il secondo posto nell’ultima prova alle spalle di Andrea Verona, altro giovane rampante dell’enduro italiano (vincitore tra l’altro del Mondiale Junior), Claudio è riuscito a centrare l’obiettivo titolo. Quest’anno, per migliorare il proprio ranking, ha partecipato all’Italiano, agli Assoluti d’Italia e al Campionato Europeo. Anche agli Assoluti si è difeso benissimo, conquistando il secondo posto, sempre alle spalle di Verona, mentre all’Europeo, dopo un inizio buono, è stato protagonista di un fatto increscioso. Nel mese di agosto, infatti, a Burg, in Germania, in occasione della prova tedesca, è stato derubato del furgone con le moto, l’attrezzatura e tutto il necessario per competere in gara. Il suo team, guidato da Piero Osellini, ha fatto il possibile per mettere Claudio nelle condizioni di gareggiare ma la sua moto non era performante e la sua prestazione ne ha risentito notevolmente. In ogni caso, con la prova slovacca alle porte, e 60 punti ancora in palio (Claudio è a 39 punti dalla vetta) la matematica dice che tutto è ancora in gioco, anche per l’Europeo.
“Sono molto contento”, afferma Claudio, “nonostante le numerose difficoltà in stagione, siamo riusciti a portare a casa questo titolo. Sono grato agli sponsor, alla famiglia, agli amici, al Motoclub Dorgali, a tutte le persone che non hanno mai smesso di incitarmi, ai motoclub sardi, grazie ai quali sono cresciuto e migliorato tanto”.
Claudio Spanu da cinque anni è anche seguito dalla FMI, la Federazione motociclistica italiana, che ogni anno seleziona dei giovani di valore e offre loro delle facilitazioni (soldi per le trasferte e altri aiuti) che comunque non bastano a coprire tutte le spese necessarie per gareggiare ad alti livelli. Ecco perché i costi relativi ad attrezzatura e assistenza non sono assicurati e arrivano da privati: la Cantina Sociale di Dorgali, gli aiuti dei soci del Motoclub Dorgali, e vere e proprie collette fatte in paese, tra semplici cittadini e possessori di attività. Anche per questo motivo si può ben dire che Claudio sia il campione di tutta Dorgali, un paese che spinge il proprio sportivo in tutte le faticose e complicate trasferte alle quali è costretto a causa dell’insularità. Un grande aiuto, oltre al Team Osellini, a Claudio arriva anche dal padre Sandro, suo primo mentore, e dai suoi due meccanici Cristian Armelloni, e soprattutto Antonello Loddo, amico del padre Sandro, meccanico del Motoclub Dorgali, che segue Claudio per pura passione, senza un compenso che non sia quello legato ai viaggi per le gare. “Senza determinate persone non sarei arrivato sino al titolo italiano”, dice con modestia Spanu, “i ragazzi del team, quelli del motoclub e Piero Osellini sono stati determinanti. Ringrazio tutti, veramente”.
Nonostante la giovane età, a Claudio non mancano titoli ed esperienza: da ricordare anche il 5° posto al Mondiale e la partecipazione alla mitica Sei Giorni. Senza mai dimenticarsi da dove viene: appena può, infatti, tra una gara e l’altra, Spanu si cimenta anche nella prove di enduro sarde, dove naturalmente non ha rivali. Il 29 ottobre, ad esempio, sarà al via della gara di Carbonia inoltre, recentemente, si è imposto a Narcao.
Con questa vittoria nel Campionato Italiano il futuro potrebbe essere ancora più roseo per il campioncino dorgalese: da chiudere c’è ancora il discorso all’Europeo ma il vero obiettivo adesso sarà il Mondiale. Chissà che dopo il primo titolo tricolore, la Sardegna e Claudio non possano fregiarsi anche di questo grande, nuovo e prestigioso successo motociclistico internazionale. Un paese intero, Dorgali, ma adesso anche tutta una regione, lo vorrebbero fortemente.