Il grande basket torna definitivamente in Sardegna unendo l’isola da nord a sud grazie a due progetti che in comune hanno non solo una parte del nome ma anche un obiettivo di crescita solido del movimento locale. La Dinamo Sassari e la Cagliari Dinamo Academy si affacciano alla stagione 2017/2018 su due gradini differenti, con un entusiasmo contagioso e la sensazione di essere solo all’inizio di un nuovo modello di gestione sportiva.
DINAMO SASSARI. Come già accaduto negli ultimi tre anni, il Banco di Sardegna affronta questa nuova tornata di serie A1 (o Legabasket) con certezze da far crescere strada facendo. A differenza dell’anno del triplete, in cui si vide sin dall’estate la potenza della squadra – coronata anche dalla vittoria in rimonta della Supercoppa, la squadra pare abbia ancora la necessità di un amalgama che sappia ovviare a possibili infortuni o defezioni dell’ultim’ora. La forza del progetto permane e lo si è visto anche sabato scorso quando gli uomini di Federico Pasquini hanno lottato sino all’ultimo soffio di fiato contro i campioni d’Italia in carica di Venezia. L’esaltante partenza ha fatto specchietto per le allodole, tanto che i quintetti hanno poi subìto dei parziali tali da costringerli ad una partita di rincorsa. Nonostante la differenza di profondità riguardo la rosa, i biancoblù sono rimasti aggrappati agli avversari prima di capitolare definitivamente. L’assenza delle due principali punte, il play William Hatcher e la guardia Scott Bamforth, si è sentita in particolare nella gestione di alcuni attacchi con la difesa alta che hanno mandato in panne le idee sia dei playmaker e sia degli altri effettivi in campo. Quando la palla gira, però, si trovano le migliori soluzioni: il centro Shawn Jones, l’ala grande Achille Polonara e l’ala piccola Dyshawn Pierre hanno non solo il talento ma anche la sfacciataggine di procurarsi i canestri nelle occasioni più complicate. Donano centrimetri, agilità, dinamismo tale da renderli indispensabili nei loro ruoli di competenza. Confortano le prime uscite dell’ala ex Reggio Emilia: dopo una stagione profondamente deludente sembra intenzionato a tornare a vincere e convincere, riguadagnandosi magari un posto in nazionale dopo aver saltato le ultime due estati ed esser stato scavalcato da colleghi meno talentuosi ma più costanti dal punto di vista mentale e fisico. Il ritorno di Hatcher e Bamforth mostrerà un’altra faccia della medaglia: più sicurezza, tanti punti nelle mani e una buona dose di sfrontatezza che non guasta mai. Gli obiettivi sono tre: sarà d’obbligo guadagnare le final eight di Coppa Italia per provare a far meglio della semplice finale dello scorso anno, magari riportando a casa una coppa che manca da tre anni; altrettanto d’obbligo sarà la qualificazione ai playoff scudetto dove la Dinamo potrebbe presentarsi da pericolosa outsider come è stata l’Aquila Trento un anno fa. Appare facile abbozzare un pronostico sulla vincitrice finale dello scudetto visto che l’Olimpia Milano si è costruita un roster da fantascienza con un occhio rivolto alla competizione in Eurolega – e da questa competizione passerà la forza mentale dei milanesi allenati da un tecnico navigato come Simone Pianigiani; in campo europeo il pensiero è quello di bissare l’arrivo ai quarti di finale dello scorso anno, magari con quel talento in più che consenta di giocarsi anche le final four per il titolo della Champions League.
CAGLIARI DINAMO ACADEMY. Nata in estate dopo un lungo percorso di trattative da parte del patron della Dinamo Sassari, a differenza di quanto malignato da tifosi e formazioni locali, ha una impronta fortemente cagliaritana con la presenza di Giovanni Zucca, navigato dirigente del basket a tinte rossoblù. Una creatura che è sorta di settimana in settimana regalandosi talenti e attenzioni, tali da attivare una sponsorizzazione quadriennale con l’azienda Pasta Cellino. La categoria è la non semplice Legadue, girone ovest: sabato sera alle 20.30, i supporter cagliaritani potranno assistere alla prima gara di campionato al PalaPirastu (ex PalaRockfeller) della Academy contro una delle nobili decadute del basket italiano, quella Angelica Biella che qualche anno fa arrivò sorprendentemente a giocarsi una serie di playoff. La lista però è lunga e prevede la presenza della Mens Sana Siena,della Viola Reggio Calabria e della Virtus Roma. Un girone competitivo che, a detta degli esperti, non darà la promozione al gradino superiore dato che il girone est presenta come grandi favorite Trieste (vincitrice della Supercoppa di Lega e finalista ai playoff della scorsa stagione) e la Fortitudo Bologna. Obiettivo dei rossoblù sarà a questo punto la salvezza ed un approccio maturo alla levatura del campionato: il coach Riccardo Paolini avrà a sua disposizione una batteria di giovani futuribili di altissimo livello, alcuni gravitano già nei dintorni della Dinamo Sassari e giocheranno il loro primo campionato di buon livello. Spiccano certamente gli americani Marcus Keene e DeJuan Stephens (quest’ultimo ancora infortunato salterà i primi confronti dopo aver saltato l’intera preparazione), col primo che si è preso sin da subito punti e leadership della squadra sulle spalle. Le ali Michele Ebeling e Lorenzo Bucarelli saranno tenuti a confermare le prestazioni monstre effettuate con la maglia della nazionale italiana, Marco Allegretti sarà il collante della rosa grazie alla sua esperienza, mentre attenzione alla batteria di guardie formata da Mirco Turel e Roberto Rullo che già in preseason hanno dimostrato di avere mani calde ed efficaci per gonfiare la retina avversaria. Sabato dunque avverrà un piccolo primo passo verso una stagione che si annuncia tanto affascinante quando difficile, nel quale conterà l’approccio e la costanza di rendimento dopo aver vissuto una estate formativa di gare contro formazioni di Legabasket.
Il basket isolano però non si riduce solo a queste due formazioni. Avrà un bel lavoro da fare anche la formazione del Su Stentu di Sestu, da qualche anno sotto i riflettori della ribalta per i suoi risultati e che milita nel campionato di serie B. I ragazzi allenati da Beppe Caboni (di ritorno in Sardegna dopo diverse esperienze fortunate in giro per l’Italia) debutteranno domenica 1 ottobre ad Isernia nella prima giornata del girone D di categoria. Il roster, composto da ragazzi molto giovani e di talento, ospita una delle colonne del basket italiano: Manuel Vanuzzo, ex capitano della Dinamo Sassari, ha scelto Sestu per sparare gli ultimi fuochi di una carriera lodevole. La sua esperienza sarà fondamentale per permettere alla squadra di catturare vittorie e fungere da sorpresa del girone, ottenendo i buoni propositi previsti in sede di presentazione della squadra.