Peppantoni Sau, era nato l’otto giugno del 1921, a Tonara, uno dei paesi più pittoreschi della Sardegna, situato ad un’altitudine di 910 metri, che deve molto della sua fama alla produzione del prelibato torrone.
Secondo di quattro figli, giovanissimo parte per il servizio militare, per difendere la Patria, durante il secondo conflitto mondiale. Nei primi quattro anni, presta servizio nello Squadrone Piemonte Reale Cavalleria e i restanti tre, nella Divisione Paracadutisti “Nembo”.
Nel 1943, durante il servizio militare, ad appena 22 anni, si sposa per procura con una sua coetanea, la desulese Giovanna Sanna. Rientrato in paese, si ritrova a dover affrontare le difficoltà della vita, prima di tutto la mancanza di lavoro e decide di partire per estrarre carbone nelle miniere del Belgio, ma ben presto si rende conto che fare il minatore, è duro, pericoloso e non fa per lui e dopo appena un mese, rientra a Tonara. Qui comincia seriamente a pensare di mettersi a produrre e vendere torroni e dopo un breve periodo di apprendistato con Pauleddu Loche, inizia la sua attività di torronaio.
Da quel momento, la sua bancarella di abile rivenditore di frutta secca, torroni e dolci, magistralmente preparati dalla moglie, compreso il rinomatissimo torrone, sarà sempre presente nelle principali feste di Tonara e di mezza Sardegna.
Ma Peppantoni Sau, è un grande appassionato di poesia sarda e se la cava egregiamente anche a comporre versi. I temi che lui tratta nelle sue poesie, sono i più svariati e in voga. Scrivere poesie lo aiuta anche a rendere meno gravosa la sua attività di torronaio itinerante.
Dopo un faticoso lavoro di ricerca del figlio Lino, finalmente, una raccolta delle sue poesie inedite, saranno pubblicate in un libro intitolato “Poesias”. Il nostro poeta, ha dedicato una poesia anche per il monumento dell’altro illustre versatore tonarese, Peppino Mereu: A Peppinu Mereu. No est custu su tou monumentu, ca no has meritadu su barattu tu e su monumentu ti has fattu mannu cantu su monte d’Ennargentu. Onzi poeta sardu ti est cumpattu, has meritadu su nobile talentu, chi has cantadu sende in patimentu, ca su tempus istadu ti est ingratu. Fias pizzinnu ancora, in agonia cantende, su passadu e su presente. Sa mente tua fit de profezia, de custa terra de s’umana zente chi oe t’hana fattu cumpagnia, pro su versu aladu eloquente.
La presentazione delle poesie di Peppantoni Sau, si farà il prossimo primo ottobre a Tonara, nel Centro Polifunzionale di via della Regione, con inizio alle 10,30, nell’ambito di Cortes Apertas. Moderatore dell’evento sarà il vice direttore del quotidiano online Sardegna Reporter, Gian Piero Pinna. Tra i relatori, ci saranno alcuni grossi esponenti della cultura tonarese, che hanno conosciuto personalmente Peppantoni Sau, tra cui Peppino Floris, segretario del premio di poesia “Peppino Mereu”, Renato Poddie, che ha curato anche la prefazione del libro. Vive e lavora a Cagliari, è Laureato in Filosofia, con Diploma di specializzazione post-laurea in Studi sardi presso l’Università di Cagliari e dal 2002, è Presidente dell´Associazione culturale “Collettivo Peppino Mereu” di Tonara, oltre che curatore dei testi di “Nanneddu meu Poesias de Peppinu Mereu”, Condaghes (2001). Dal 2007 organizza anche la manifestazione culturale ´Pro custa terra rosas e beranos´ all’interno della quale si svolge il Concorso Regionale di Poesia in Lingua sarda, dedicato al poeta Peppino Mereu. Nel 2010 ha pubblicato il suo primo libro “Tonara: i nomi di luogo, ricerca sul campo, indagine storica, descrizione linguistica”, con Alfa Editrice. Altro relatore di grido, sempre tonarese, è Gianfranco Tore, professore Associato di Storia Moderna del Dipartimento di Storia, Beni Culturali e Territorio. Insegna anche Storia della Sardegna e Storia Moderna, nella Facoltà di Scienze Umanistiche e fa parte della Giunta del Dipartimento di Storia, Beni Culturali e Territorio, inoltre, è stato Coordinatore dell’Area scientifica n. 11 e Direttore della Scuola di Dottorato in Scienze Storiche, Politiche, Geografiche e Geopolitiche. Attualmente Consigliere di Amministrazione dell’Università di Cagliari. Ha insegnato anche nelle Facoltà di Lettere dell’Università Sassari, ed è stato Visiting Professor presso l’Università di Valencia e nella Universidad Autonoma de Madrid. Un altro tonarese che sarà tra le persone che presenteranno le poesie di Peppantoni Sau, c’è anche Giovanni Mura, da una vita insegnante ad Oristano che in un saggio sul poeta tonarese, ha scritto: “L’abilità nell’impostare i componimenti poetici, la capacità di assecondare la metrica ai vari passaggi musicali, il giusto assemblaggio di tutte le componenti attinenti alla forma ed al contenuto dei temi trattati, sono sempre presenti nella sua opera. Apprezzabili le capacità di sintesi espresse in molti dei suoi componimenti. Ecco come ci presenta Teliseri, il piccolo rione tonarese che lo ha accolto a braccia aperte per un certo periodo della sua vita: Teliseri. E tue Teliseri ite mi nasa, ca ses poveru e tristu unu rione, me in sas concas de Pitzirimasa, donzi notte ti cantat su mazzone. Si est annada ona ‘e cariasa, ti ballas e ti cantas che puzone, ma si ti falat un’annada mala, tue moris che puzone fertu a s’ala. Il suo componimento, è una parentesi musicale che vale un dessert, un bocconcino, un aperitivo da gustare in qualsiasi momento e vale soprattutto come dedica, non come profezia da scongiurare per un rione già colpito a morte da tempo”.
Tra i relatori ci sono altri grossi nomi della poesia sarda, come Paolo Pillonca, ex insegnante, giornalista e scrittore osilese, oltre che professore a contratto dell’Università di Sassari, che dal 1979 al 1988, ha diretto la redazione nuorese de L’Unione Sarda e dal 1988 al 2000, è stato direttore dell’Ufficio Stampa della Presidenza della Giunta Regionale. Pillonca, è anche autore di diverse opere sulla cultura tradizionale della Sardegna e in particolare, è un vero esperto della poesia improvvisata delle gare poetiche paesane. Altro personaggio di spicco, l’orunese Peppe Montesu, che attualmente risiede a Nuoro dove è al suo secondo mandato come Consigliere Comunale. Ama il canto a tenore, la poesia Sarda e tutto ciò che riguarda la Sardegna. Scrive poesie dal 2013 e ha pubblicato un libro “Sas Venas de su Coro”, non ama i concorsi e i premi letterari e preferisce pubblicare le sue opere, ma oltre a scriverle, le poesie le canta nei campi o in “sos fochiles”, con i ritmi che gli hanno trasmesso i suoi antenati. All’evento parteciperà anche l’insegnante e giornalista di Teti, Attilio Loche, anche lui estimatore di poesia sarda e di Peppantoni Sau.
Bellla raccolta di poesie, si sente la Sardegna nel cuore.