di Paolo Lostia
Trent’anni di storia comunitaria dell’Associazione Culturale Sarda del Victoria (SCA) rappresentano un contributo significativo alla costruzione del multiculturalismo in Australia e sono stati celebrati all’Abruzzo Club di Melbourne alla presenza dell’On. Marco Fedi, del Presidente del Com.It.Es. per il Victoria e la Tasmania, Francesco Pascalis, del Direttore de Il Globo, Dario Nelli, Daniele Curto della rivista Segmento e l’artista e scrittrice Gabriella Gomersall Hubbard.
Il Presidente Paolo Lostia ha incominciato dando un caloroso benvenuto a tutti i presenti e riconoscendo i sponsor dell’Associazione, cioè “Enoteca Sileno, Pomodoro Sardo, Twelvebottles, Paul’s Butchery e Segmento”, oltre agli ospiti di cui sopra. Dope di che h ringraziato i membri del Comitato, Soci e Simpatizzanti, presenti e passati, in particolare quelli di lunga durata, molti che erano stati anche coinvolti in quello che ha proceduto la corrente Associazione, ossia il “Sardinian Club e Sardinian Social Club”.
Facendo riferimento ai messaggi di congratulazioni ricevuti, dal Console Generale Italiano di Melbourne – Marco Maria Cerbo, il Consultore e Coordinatore dei Circoli Sardi in Australia – Pietero Schirru, il Vice Presidente Vicario della Consulta Regionale dei Sardi nel Mondo – Domenico Scala e anche dal Presidente della Regione Autonoma della Sardegna – Francesco Pigliaru, Lostia ha sottolineando l’apprezzamento per il sostegno eccezionale che la SCA riceve dal Consultore Schirru.
Lostia ha ricordato i passaggi cruciali della storia della SCA, l’impegno culturale e sociale che negli anni ha portato la comunità sarda d’Australia ad essere attiva in molti settori oltre all’impegno civile concretizzatosi con la partecipazione a numerose iniziative di raccolta fondi, Esprimendo la sua gratitudine per i generosi finanziamenti che la SCA continua a ricevere dalla Regione Sardegna, mantenuti anche durante il periodo della crisi economica globale del 2008.
Nel breve indirizzo di saluto ai numerosi partecipanti l’On. Fedi ha ricordato l’impegno prioritario a cui tutti sono chiamati: rafforzare i valori civili e democratici delle nostre società. Ed è particolarmente importante che un Paese come l’Italia, che oggi affronta il tema dello “ius soli”, trovi elementi di analisi dall’esperienza australiana. Nonostante i tentativi di chiusura, le restrizioni che in questi anni si stanno introducendo, prevale ancora in Australia, anche grazie al contributo della comunità italiana, un senso di forte adesione ai principi del multiculturalismo, alla valorizzazione delle diversità ed alla piena partecipazione di tutti alla vita sociale.
Fedi ha ricordato che dobbiamo trovare risposte ad una minaccia terroristica che vadano oltre il lavoro di contrasto e di intelligence – da rafforzare e coordinare – per trasformarsi in aperture culturali. Il terrorismo vince quando ci impone la chiusura, culturale e sociale, la paura e la rinuncia ai principi della nostra civiltà.
Le nostre associazioni – ha concluso Fedi – raccontano una storia, fatta di cultura e passione civile, che rappresenta uno degli strumenti per sconfiggere i mali del nostro tempo. Dobbiamo valorizzarle e rafforzarle. Nei prossimi giorni, in tutta Australia, l’On. Fedi incontrerà ed ascolterà le associazioni, i Patronati, gli enti gestori, il personale della nostra rete diplomatico-consolare, le Camere di Commercio, i mezzi d’informazione, radiotelevisivi e cartacei, che svolgono un ruolo fondamentale per le nostre comunità, il mondo accademico e della ricerca, con l’obiettivo di predisporre una serie di proposte innovative da presentare alle istituzioni italiane.
L’obiettivo comune, quindi, è andare avanti. Senza dimenticare la nostra storia, anzi facendone buon uso nella costruzione della futura presenza italiana nel mondo che si arricchisce ogni giorno di nuove energie positive.