di Cristoforo Puddu
La centodecima edizione della Sagra del Redentore, con la firma del protocollo d’intesa nella Sala Rappresentanza del Comune di Nuoro, ha registrato la complessiva adesione e sinergico impegno tra Comune, Provincia, Camera del Commercio e il Sistema Turistico Locale del nuorese. L’appuntamento del 29 agosto si preannuncia di grande interesse e segna l’impegno di rinnovate collaborazioni tra Enti e sostenitori, con un finanziamento consistente del progetto della Festa del Redentore 2010: 150 mila euro il contributo della Regione Sardegna; 80 mila euro quello stanziato dalla Provincia di Nuoro; 50 mila euro dal Sistema Turistico Locale e 40 mila euro dalla Fondazione del Banco di Sardegna. La Sagra rappresenta una coinvolgente occasione religiosa-sociale e di grande promozione turistica per il rilancio del turismo dell’area interna. L’assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Nuoro ha sottolineato l’importanza dell’unità d’intenti che anima tutti gli Enti nell’individuare “obiettivi comuni per diffondere lo spirito religioso e spirituale della festa, ma anche perché in questo modo è possibile rilanciare le nostre tradizioni più profonde e radicate”. Per la sfilata della festa laica -che precede di una settimana quella religiosa, più sentita dalla popolazione nuorese e vissuta come un vero pellegrinaggio che si corona con la Santa Messa solenne davanti alla statua del Redentore e la processione intorno alle strade del Monte Ortobene- è previsto un corteo di circa 3000 figuranti in coloratissimi costumi, 200 cavalieri e ben 78 selezionati gruppi. Scorrendo l’elenco dei gruppi e associazioni ospiti, troviamo rappresentate tutte le aree della Sardegna: da Alà dei Sardi a Carbonia, rappresentata dal Gruppo Folk Santa Maria di Flumentepido (fraz. Carbonia); dal Gruppo Folk Mama De Su Nie di Illorai al Gruppo Parrocchiale San Giorgio di Donori; dal Gruppo Folk Isola di Sant’Antioco all’Associazione Folcloristica e Culturale Città di Oristano e tutti gli immancabili e principali selezionati gruppi della provincia di Nuoro. L’evento, festa grande per nuoresi e barbaricini, ha avuto inizio con la collocazione della monumentale statua bronzea del Redentore sulla sommità del Monte Ortobene. L’opera, promossa da papa Leone XIII in ricordo del Giubileo del 1900 e realizzata dallo scultore calabrese Vincenzo Jerace, fu inaugurata il 29 agosto 1901 con la concelebrazione di oltre 100 parroci e la partecipazione di un gran numero di fedeli. L’allora vescovo della Diocesi di Nuoro, Mons. Salvator A. M. Demartis, per commissionare l’imponente statua a Cristo Redentore mobilitò l’intera generosa provincia barbaricina e coinvolse numerose comunità isolane.