La recente pubblicazione “Shardana e Sardegna. I Popoli del Mare, gli alleati del Nordafrica e la fine dei Grandi Regni (XV-XII secolo a.C.)” di Giovanni Ugas è stata presentata nella città di Brisbane, in Australia, presso il circolo di Sardi Ulisse Usai in occasione del venticinquesimo anniversario della sua fondazione. sabato 29 luglio e presso i locali della Dante Society domenica 30 luglio. Gli eventi sono stati organizzati e realizzati dal circolo Ulisse Usai di Brisbane presieduto da Fausto Zanda e dalla Filef di Cagliari presieduta da Carlo Lai.
Il poderoso volume raccoglie il frutto di quasi quarant’anni di ricerche compiute dall’archeologo Giovanni Ugas, già docente di Preistoria e Protostoria Europea, presso l’università di Cagliari. Il libro può essere considerato una summa sull’argomento degli Shardana e dei Popoli del Mare, citati e raffigurati in numerosi documenti dell’antico Egitto e del Vicino Oriente. Gli Shardana guidarono una coalizione militare che attaccò in varie occasioni l’Egitto, il regno di Hatti, Ugarit e altri regni dell’area locandina ed egea.
L’esito di questi scontri produsse un radicale cambiamento dell’equilibrio politico del Mediterraneo orientale dal quale molti di quei regni non si risollevarono. Ugas propone la teoria secondo cui i Popoli del Mare siano di origine mediterranea e li identifica nelle loro terre d’origine e gli Shardana sono Sardi nuragici che nell’età del Bronzo si spostarono verso Oriente in cerca di terre e di fortuna.
Per dimostrare la sua ipotesi, l’autore raccoglie, analizza ed interpreta una mole impressionante di dati archeologici, storici, artistici, letterari e linguistici includendo anche riferimenti mitologici e riscontri antropologici e genetici.
Il libro è stato presentato a Brisbane dal dottor Fabio Serchisu che ha anche illustrato i tratti salienti della Civiltà Nuragica ad un pubblico interessato e vario che comprendeva membri sardi del circolo Ulisse Usai, ospiti della comunità italiana e australiani, studenti dell’università di Brisbane e della Dante Society.