La Sardegna ci ha regalato tanti bei film in questi anni e quelli offerti dal progetto regionale “Le nostre storie ci guardano” confermano il felice momento del nostro cinema.
Ho avuto la fortuna di vedere in anteprima i corto di “Visioni Sarde” e non ho avuto la minima esitazione nel proporli ai soci e amici del Circolo Grazia Deledda e a tutti i cinefili spezzini.
La nuova generazione dei registi sardi giunti alla finale del concorso targato FASI affronta la Sardegna di oggi denunciando un’attualità problematica ben lontana da quella stereotipata e edulcorata dei depliant turistici, che vuole la Sardegna tutta sole, mare, pecore, ballo tondo, nuraghi, pane ‘e fresa e maialetto arrosto.
“Visioni Sarde” ha premiato quest’anno la qualità dei lavori, l’originalità delle strategie narrative, la delicatezza dei temi affrontati, a partire dal crescente fenomeno che vede anche la nostra isola meta della nuova migrazione dei popoli. I selezionatori hanno indubbiamente valorizzato il coraggio e l’intraprendenza dei giovani filmmaker indipendenti, che hanno saputo conferire significato universale alle loro opere.
Ciò premesso, vediamo quali sono i film proposti dal cinema “Il Nuovo”.
Rimasti i soli abitanti di un piccolo paese di pescatori ormai spopolato, due anziani vivono nella speranza che l’inverno non finisca. La storia è magistralmente raccontata, in limba, da Mario Piredda nel corto “A casa mia“. Non per nulla il film ha vinto il Premio David di Donatello 2017 come migliore cortometraggio italiano, la Menzione speciale sia a Skepto Film Festival di Cagliari sia a “Visioni Sarde” di Bologna.
Il contrasto tra la nostra tranquilla vita quotidiana e quella dei rifugiati che per fuggire alla guerra rischiano di affogare in alto mare è il tema del cortissimo “Border” di Paolo Zucca.
Tomaso Mannoni, nell’incalzante corto “Del prossimo orizzonte“, denuncia invece il vergognoso traffico degli uomini costretti alla clandestinità.
La drammatica storia di un uomo solo e disperato ormai pronto a togliersi la vita è al centro del cortometraggio “Domenica” di Bonifacio Angius. Il film si è aggiudicato la Menzione d’Onore FASI.
Silvia Perra, vincitrice del Primo Premio a “Visioni Sarde”, presenta con “Il Bambino” una fiction d’impronta sociale che esamina con delicatezza alcune tematiche emerse nelle famiglie dei nuovi immigrati.
La nostalgia di chi abbandona la Sardegna per cercare fortuna altrove è affrontata da Andrea Marras in “Nella mia città” tramite le immagini di una solare e bellissima Cagliari.
Gianni Cesaraccio, con “Noi siamo il male“, esprime la disperazione di un prete in crisi: una storia a tinte noir ambientata nell’abbagliante bellezza delle campagne di Osilo.
In “Waiting for” di Matteo Pianezzi, infine, tre donne si confrontano durante un viaggio notturno verso una meta misteriosa.
I film saranno proiettati giovedì 25 maggio alle ore 21:00 presso il Cinema “Il Nuovo” con ingresso libero.
Mi aspetto una partecipazione numerosa, curiosa e attenta. Ne varrà la pena!