Il Cinema Sardo sta attraversando un momento particolarmente felice. Le sale italiane sono tappezzate da molti titoli sardi; non c’è che l’imbarazzo della scelta: “Chi salverà le Rose?”, “Nel Mondo Grande e Terribile“, “La Stoffa dei Sogni“, “Lunàdigas”, “Bandidos e Balentes”, “A Casa Mia”, “Silenzi e Parole”,”Moda Mia”, “Senza lasciare traccia”, “Bullied to death”, “Il Segreto delle Calze” e il recentissimo “L’Accabadora”, a cui si affianca, lo stesso giorno di uscita (20 Aprile), “Re-legalized” del nuorese Francesco Bussalai.
Quest’ultimo film – dopo Firenze, Roma e Berlino – sarà proiettato il 29 maggio al Senato della Repubblica per poi espatriare in edizione americana negli USA, nei luoghi dove è stato girato.
“ Re-legalized”: un viaggio nella cannabis rilegalizzata“, questo il titolo completo, è un’opera destinata a far discutere. È stata girata tra Oregon, California e Colorado per ripercorrere la storia di quella che il regista definisce “la pianta più utile e più proibita al mondo” e offrire nel contempo uno sguardo sulla più stretta attualità americana.
La legalizzazione della marijuana è molto dibattuta anche in Italia e tema di laceranti dispute. La proiezione del documentario al Senato offrirà ora un’altra occasione per discutere della cannabis e fornirà materia di riflessione e polemica ai più alti livelli istituzionali.
L’opera, peraltro, si avvale di un rigoroso impianto scientifico ed economico. L’aspetto medico è stato affidato a Gianluigi Gessa, neuroscienziato di fama mondiale, mentre i riflessi economici sono esaminati dallo stesso Bussalai, economista oltre che filmmaker.
In qualità di voce narrante, Gessa ha affermato: “L‘uso medico è una cosa seria, significa dare a malati speranze che oggi non sono ancora certezze. Sì, la canapa produce effetti come antivomito, antidolore in specifiche patologie, ma non è possibile che venga proposta da chiunque. L’uso medico va studiato e proposto secondo un metodo scientifico”.
Bussalai con “Re-legalized ” solleva con chiarezza il problema di un business già in atto che rischia di far diventare la legalizzazione della cannabis appannaggio esclusivo delle case farmaceutiche e delle multinazionali del tabacco.
Il film
I sessanta minuti di “Re-legalized” ripercorrono ottanta anni di proibizionismo negli Stati americani dove la cannabis è stata legalizzata non solo per l’uso medico (dal 1998) ma anche per quello ricreativo. La narrazione si snoda tra coltivazioni biologiche e multinazionali, bagliori di scienza e dati economici. Il filmato racconta, in particolare, la guerra alla marijuana scatenata negli anni Settanta da Richard Nixon e si avvale per gli aspetti medici e divulgativi della scienza di Gianluigi Gessa. Tra le testimonianze il film presenta quella di Forrest, un bambino di 9 anni malato di epilessia che controlla le convulsioni con poche gocce di olio di cannabis, di Clark, che coltiva canapa immaginando un mondo biologicamente puro, e quella di tanti altri piccoli produttori e distributori indipendenti, uniti in rete per controllare la qualità delle loro coltivazioni e arginare così gli interessi delle multinazionali.
Il film autoprodotto e autodistribuito di Bussalai si avvale della prestigiosa collaborazione di Jeremy Stewart, grafico neozelandese che lavora per il National Theatre di Londra e della musica dei Deleted Soul, tra le migliori formazioni dub italiane.
Il regista
Francesco Bussalai, filmaker ed economista, è nato a Nuoro nel 1965. Dopo la laurea in Economia all’Università di Cagliari e un Master in Economics alla University of York (GB), ha lavorato per 18 anni come esperto del mercato del lavoro per la Regione Sardegna, occupandosi anche di Programmazione e Sanità. Appassionato di cinema, inventa e realizza per l’Agenzia Regionale per il Lavoro la manifestazione “Il cinema racconta il lavoro”, che seleziona e finanzia la realizzazione di corti e documentari sul mondo del lavoro in Italia. Negli stessi anni realizza “Cancelli di fumo”, storia onirica sulla Manifattura tabacchi di Cagliari, e altri corti d’autore. Nel 2015 lascia la Regione e viaggia per sei mesi negli Stati Uniti. “Re-legalized ” è il suo secondo mediometraggio.
Lo scienziato
Gian Luigi Gessa è nato a Cagliari nel 1932. Neuroscienziato e docente di Neuropsicofarmacologia all’Università di Cagliari, Gessa è stato a lungo direttore del Dipartimento di Neuroscienze dell’Ateneo sardo che, sotto la sua guida, si è classificato ventitreesimo al mondo tra gli istituti di ricerca in Farmacologia ed è stato riconosciuto “Centro di Eccellenza” per la ricerca sulla Neurobiologia delle Tossicodipendenze dal Ministero dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica. Responsabile del gruppo italiano sullo studio delle dipendenze da droghe e da farmaci, dirige gruppi di ricerca in materia al C.N.R. Nel 2006 è stato insignito dal Presidente della Repubblica della Medaglia d’Oro al Merito della Sanità Pubblica.
Il grafico
Jeremy Stewart lavora come grafico per il National Theatre di Londra, la Warner Music e altri importanti committenti. Nato in Nuova Zelanda, trapiantato in Australia, nutre profonde legami con la Sardegna.
I musicisti
La colonna sonora è firmata dai Tuzzi dei Deleted Soul. Essa spazia tra la bass music, suoni onirici di altre epoche, synth, campionatori, gong e strumenti arcaici alla ricerca di sonorità ancestrali e avvolgenti. Alcune canzoni di “Re-legalized” sono tratte dal disco “Lucid Vision”, in uscita questa primavera