di Paolo Sebastian Rapeanu
C’è un artista che parla italiano, nato nel cuore della Sardegna (a Gavoi), che sta facendo girare il nome dell’Isola, grazie alle sue opere, nell’immensa America. Siro Cugusi, 37 anni e in tasca il diploma dell’Accademia di Belle Arti di Sassari, ha un lungo “curriculum” di nazioni nelle quali è riuscito ad esporre i suoi quadri. Da Parigi, nel 2005, passando per Spagna e Svizzera, fino al continente a stelle e strisce. Lì, le esposizioni a New York, Bridghamptons (al DB Fine Art, Mark Borghi Fine Art), poi Palm Beach e l’Art Basel di Miami. Una “corsa non stop dell’arte” per uno degli allievi del pittore rumeno Radu Dragomirescu. Nel mezzo, tante collaborazioni: nel 2002 la rassegna d’arte contemporanea “Arte Natura Ambiente”, l’anno successivo con Atlante Istituto Città del Mediterraneo per l’iniziativa “Sardegna isola della pace e del dialogo tra i popoli” in qualità di assistente artistico nei laboratori di pittura e scultura. In seguito, nel 2004, la selezione, in qualità di rappresentante del corso di pittura, per il primo Premio nazionale delle arti, andando a rappresentare l’Accademia sassarese al quinto convegno delle Accademie del Mediterraneo a Genova. Ultima tappa, almeno per il momento: San Diego, California. Al museo Lux Art Institute, dove dai piani alti arriva la decisione di prendere in prestito le opere di Cugusi da gallerie e fondazioni private per dedicargli un’esposizione monografica, con l’aggiunta dell’invito in “residenza artistica” per poter lavorare ad un nuovo progetto. “Mi amareggia il fatto che la Sardegna e l’Italia, che detiene il 60 per cento del patrimonio mondiale dell’arte, non si accorgano di me e di tanti altri artisti, costretti a scappare all’estero per ottenere il meritato riconoscimento”, dice, con un tono di disappunto dall’America, Siro Cugusi.
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