Cade una pioggia di premi su “Bullied to death”.
Il film del cagliaritano Jo Coda continua ad accumulare premi su premi, tutti di assoluto prestigio internazionale. L’ultimo riconoscimento è arrivato il 5 marzo ad Amsterdam al New Renaissance Film Festival. Il film, in concorso con tre nomination, si è aggiudicato l’ambito premio “Humanity Award” per il suo valore sociale nella difesa dei diritti umani contro ogni forma di discriminazione e per la struttura narrativa altamente innovativa.
Il regista sardo ha cosi commentato l’ennesimo premio: “Il riconoscimento rappresenta un apice nel già congruo palmares del mio film. Una consacrazione internazionale che pone il mio lavoro in linea con una lunga serie di importanti opere cinematografiche il cui scopo e obiettivo principale è la denuncia sociale.
Credo che l’operazione di costruire una rete di connessione fra la Sardegna e il mercato del cinema indipendente mondiale, utilizzando strumenti produttivamente inusuali e narrativamente evoluti stia dando i suoi frutti. In più di una occasione la critica ha premiato il nostro prodotto consentendoci una dinamicità distributiva altrimenti impossibile con strutture produttive eccessivamente “meccaniche“ .
Ammontano ormai a dieci, i premi internazionali raccolti nell’anno da “Bullied to death”: dopo l’anteprima assoluta di maggio al Torino Lgbt film Festival, il film è stato presentato con successo di critica e pubblico nelle più importanti manifestazioni cinematografiche: Melbourne, Atlanta, Mosca, Amsterdam, Cardiff, Los Angeles, Napoli e l’Aquila.
“Bullied to death” si ispira alla vera storia del giovane J.R., quattordicenne americano suicidatosi nel settembre del 2011 in seguito a una drammatica sequenza di gravi atti legati al bullismo scolastico e al cyberbullismo. Alla storia di Jamey si legano quelle di altri giovani gay, lesbiche e trans vittime di attacchi omofobi, uccisi o indotti al suicidio, in diverse parti del mondo. Il 17 maggio 2071, a sessant’anni dalla morte del giovane, durante la giornata mondiale contro l’omofobia e la transfobia, un gruppo di artisti si ritrova unito in una performance commemorativa che attraverserà l’arco dell’intera giornata.
Tendal Mann, giovane attore americano, è il protagonista principale del film, in cui recitano fra gli altri, Assunta Pittaluga, Gianni Dettori, Sergio Anrò, Gianluca Sotgiu, Rachele Montis. Le Voci narranti sono state affidate a Sheri Mann Stewart e Josh Feldman. La colonna sonora è stata curata da Marco Rosano, Cosimo Morleo, Maddalena Bianchi, Irma Toudjian, Arnaldo Pontis e dal gruppo eletro-tecno Les Stik Fluo.
Tottus in pari, che ha seguito “Bullied to death” sin dall’esordio, si unisce con gioia al coro di complimenti che da tutte le parti stanno arrivando al sempre più talentuoso Jo Coda.