Riccardo Barlucchi, un giovane scrittore di talento e con tanta esperienza, per chiacchierare del suo ultimo libro : “Poverino“. Il romanzo del quale parleremo oggi ha una peculiarità: pur affrontando l’argomento dello stalking non e’ un saggio di psicologia, tantomeno una lettura boriosa e pesante, ma un romanzo che spiega tramite gli occhi della protagonista l’esperienza dello stalking, mostrandoci e rendendo viva l’immagine di ciò che realmente una vittima di questa forma di bullismo subisce. Riccardo da vita a una donna che e’ inizialmente attratta da un uomo “normale”, il quale pero’ riesce ad ammaliare la protagonista e a manipolarla fino a renderla debole, vittima, facendola convivere con la paura portata da questa ossessione maniacale e malsana che lui stesso ha portato con il suo arrivo. Questo personaggio maschile è apparentemente socievole,normale e in tono con cio’ che lo circonda, ma si trasforma in un essere ossessionato e compulsivo quando e’ a contatto con la donna che, forse inconsapevolmente, sta rovinando. Questo “sdoppiamento di personalità“, in parte voluto ed in parte patologico, ci ricorda cio’ che avveniva ne “Lo strano caso del Dr Jekyll e del signor Hyde“, che pur essendo una trasformazione estrema e “voluta”, indica un connubio tra due personalita’ completamente differenti, la buona e la cattiva. Il romanzo sopraccitato è stato quello che ha ispirato il nostro Riccardo ad intraprendere la scrittura come forma d’arte nonchè suo mestiere. Nel libro l’autore in parte analizza questa patologia in maniera pero’ molto scorrevole e integrandola ad hoc nel romanzo, non smettendo mai di tenerci interessati e curiosi nella lettura. Entrando nel vivo dell’opera quasi si vive quello che la protagonista sta passando, talmente è ben scritto e attuale questo tomo, rendendoci quasi partecipi alla vicenda. Si riflette tanto e si capisce che la donna in questo libro ha delle ferite, delle mancanze a livello affettivo, magari a livello familiare; di conseguenza tende a colpevolizzarsi del comportamento dell’uomo che la sta danneggiando a tutti gli effetti, ed è questa debolezza che la porta a non vedere quanto questa situazione la stia effettivamente rovinando nella vita di tutti i giorni. Vive con una paura e un timore che una donna non merita, quella sensazione di essere costantemente controllata e nel dubbio che da un momento all’altro il partner la urti sia moralmente che fisicamente. Le donne non meritano una tale sofferenza, una constante preoccupazione che questo “bimbo viziato tramutato in adulto” porta nella loro vita, controllandone ogni movimento. Per questo devono prima imparare ad amare se stesse completamente sia emotivamente che fisicamente, per poi essere “risolte” ed “intere” quando si rapportano con gli uomini, riuscendo così a non farsi manipolare dalle apparenze in fondo malevole di certi uomini “velenosi”. Riccardo Barlucchi nasce a Cagliari l’otto Gennaio 1973 e scrive da più di dieci anni, essendo questo il suo quarto libro. Al momento è in cerca di un editore disposto a pubblicare “Poverino“, il libro del quale abbiamo parlato, che secondo noi merita veramente di raggiungere le masse.
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